Vino della Basilicata
TERRE DELL’ALTA VAL D’AGRI DOP

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Terre dell’Alta Val d’Agri DOP – Basilicata

Nella Denominazione di Origine Protetta “Terre dell’Alta Val d’Agri” rientrano tre tipologie di vino: Rosso, Rosso riserva e Rosato.

Uvaggio

Nella produzione dei vini rossi, sia base che riserva, devono essere impiegato uve provenienti da vigneti composti, per almeno il 50%, dal vitigno Merlot e per un ulteriore 30% (minimo) dal Cabernet sauvignon. Per il rosato, invece, è prescritto sempre l’uso di Merlot (minimo 50%) e Cabernet sauvignon (minimo 20%) a cui però si unisce il Malvasia di Basilicata, con una quota minima del 10%. In tutte le tipologie di vini Terre dell’Alta Val d’Agri, infine, è ammesso l’utilizzo, a completamento della restante porzione pari al 20%, di altri vitigni a bacca nera (anche bianca, per il rosato), idonei alla coltivazione in Basilicata.

Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche

Il Terre dell’Alta Val d’Agri rosso (titolo alcolometrico volumico totale minimo 12% vol) e il rosso riserva (12,5% vol) sono vini dall’aspetto rubino, che tendono al granato; l’odore è gradevole e fruttato e si abbina con un sapore caratteristico, armonico, tipico e rotondo. Nel rosato (11,5% vol), invece, si può riscontrare un odore caratteristico e gradevole, associato a un sapore altrettanto tipico. In generale, tutti i vini della denominazione spiccano per la loro buona acidità e i loro aromi fruttati.

Zona di produzione delle uve

La zona di produzione si trova all’interno della cosiddetta Val d’Agri, una vallata intrappenninica caratterizzata da terreni alluvionali e da un clima che alterna inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e siccitose.

Specificità e note storiche

La viticoltura locale ha origini romane e il suo inizio è databile intorno al IV secolo a.C., come testimoniano anche alcuni ritrovamenti archeologici. Originari della Val d’Agri erano anche i “Lagarina vina”, elogiati da Plinio e Strabone.

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