
Villa Aragona Cutò, conosciuta anche come Palazzo Cutò, è una delle più significative ville storiche di Bagheria, in provincia di Palermo. Costruita tra il 1712 e il 1716 per volere del principe Luigi Onofrio Naselli, principe di Aragona, su progetto dell’architetto Giuseppe Mariani, la villa si erge nei pressi dell’antica via Consolare, oggi vicino alla stazione ferroviaria della città.

Inizialmente concepita come residenza estiva aristocratica, la villa passò nel 1803 alla famiglia Filangeri, acquisita dal principe Alessandro Filangeri di Cutò. Da allora, l’edificio divenne noto come Villa Cutò. Nel corso del Novecento, tra i proprietari figurano Alessandro Tasca di Cutò, noto come il “Principe Rosso” per le sue simpatie socialiste, e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo” e legato ai Filangeri di Cutò per parte materna.
Nel 1923, la villa fu venduta a famiglie locali non aristocratiche, come i Di Bernardo e successivamente i Carollo, che ne mantennero la proprietà fino al 1987. In quell’anno, l’intero complesso monumentale fu acquistato dal Comune di Bagheria. Da allora, sono stati intrapresi lavori di restauro e valorizzazione, affidati all’architetto Antonio Belvedere e successivamente alla Sovrintendenza dei Beni Culturali e Ambientali.
Architettura

La villa presenta una massiccia struttura quadrangolare, sormontata da una vasta loggia-belvedere che offre una vista panoramica sulla città e sul Golfo di Palermo. Questa terrazza era un tempo utilizzata dalla nobiltà locale per assistere a spettacoli teatrali e fuochi d’artificio, come quelli del Festino di Santa Rosalia. Sul frontone dell’edificio, due statue allegoriche in tufo, seppur danneggiate, testimoniano l’ornamento settecentesco. All’interno, un ampio scalone a doppia rampa conduce al piano nobile, una caratteristica rara nelle ville di campagna dell’epoca. Le stanze sono decorate con affreschi attribuiti al pittore Guglielmo Borremans, databili al 1726, che raffigurano scene mitologiche e bibliche.

Funzioni attuali
Oggi, Villa Aragona Cutò ospita diverse istituzioni culturali:
- Biblioteca Comunale “Francesco Scaduto”: istituita nel 1956, offre un ampio patrimonio librario e spazi per la lettura e la consultazione.
- Museo del Giocattolo Pietro Piraino: fondato nel 1994, espone una vasta collezione di giocattoli storici, risalenti dal II secolo a.C. al 1900, e opere in cera del XVIII e XIX secolo.
- Laboratorio Universitario Multimediale “Michele Mancini”: gestito dall’Università degli Studi di Palermo, offre spazi per attività didattiche e di ricerca nel campo dei media e delle tecnologie.

Castello Sam Benelli a Zoagli (GE)

Villa Ghellini Dall’Olmo a Villaverla (VI)
L’opera, progettata nel 1664, risulta incompiuta, in particolare nell’ala settentrionale, perché i lavori si interruppero nel 1679 a causa della morte dell’architetto e dei problemi finanziari della famiglia che l’aveva commissionata. La facciata principale del palazzo è all’interno di un cortile a cui si accede dall’ingresso occidentale attraverso un’ampia arcata.

Villa Cordellina Lombardi
Il complesso della villa comprende la villa padronale, le due barchesse (scuderia e foresteria), le “Torrette”, i grandiosi annessi rustici, la vasta corte meridionale, la corte nobile, la corte rusticane e diverse corticelle. Ad essa si accede mediante quattro ingressi, decorati con sculture della bottega dei Bonazza di Padova

