AGRIGENTO, Valle dei Templi! Area archeologica

Patrimonio Universale dell’Umanità UNESCO

Agrigento – Valle dei Templi

Fondata come colonia greca nel VI secolo a.C., Agrigento divenne una delle principali città del mondo mediterraneo. La sua supremazia e il suo orgoglio sono dimostrati dai resti dei magnifici templi dorici che dominano l’antica città, gran parte dei quali giace ancora intatta sotto i campi e i frutteti di oggi. Zone di scavo selezionate gettano luce sulla città successiva ellenistica e romana e sulle pratiche di sepoltura dei suoi primi abitanti cristiani.

Eccezionale valore universale

L’area archeologica di Agrigento, la Valle dei Templi, si trova sulla costa meridionale della Sicilia e copre il vasto territorio dell’antica polis, dalla Rupe Atenea all’acropoli dell’antica città originaria, oltre che al colle sacro sul cui sorgono i principali templi dorici e fino alla necropoli extramurale.

Fondata come colonia greca nel VI secolo a.C., Agrigento divenne una delle principali città della regione mediterranea.

La sua supremazia e il suo orgoglio sono dimostrati dai resti dei magnifici templi dorici che dominano l’antica città, gran parte dei quali giace ancora intatta sotto i campi e i frutteti di oggi.

Aree di scavo selezionate rivelano la città tardo ellenistica e romana e le pratiche di sepoltura dei suoi primi abitanti cristiani.

Agrigento occupa un posto speciale tra i siti classici nella storia del mondo antico a causa del modo in cui è stato conservato il suo sito originale, tipico degli insediamenti coloniali greci, così come i resti sostanziali di un gruppo di edifici di un primo periodo che non furono sovrastati da strutture successive o convertiti per soddisfare gusti e culti successivi.

Criterio (i): la grande fila di templi dorici è uno dei monumenti più importanti dell’arte e della cultura greca.

Criterio (ii): L’area archeologica di Agrigento mostra un importante scambio di valori umani, essendo senza dubbio una delle principali città della regione mediterranea con la sua straordinaria testimonianza dell’influenza greca.

Criterio (iii): come una delle più grandi città dell’antica regione del Mediterraneo, Agrigento è una straordinaria testimonianza della civiltà greca nelle sue condizioni eccezionalmente conservate.

Criterio (iv): I templi della zona esemplificano l’architettura greca e sono considerati tra le più straordinarie rappresentazioni dell’architettura dorica nel mondo.

Integrità

L’area archeologica di Agrigento comprende tutti gli elementi essenziali che concorrono alla giustificazione del suo Eccezionale Valore Universale. Il confine del sito comprende l’intero territorio dell’antica polis, compresa l’area extramurale della necropoli, le consistenti aree di scavo dell’abitato di Agrigento ellenistica e romana, la complessa rete di acquedotti sotterranei e un’ampia porzione di terreno dove sono ancora presenti strutture archeologiche non scavate.

Le strutture archeologiche sono state conservate in buone condizioni, garantendo così una rappresentazione autentica. Tuttavia, l’instabilità della terra rimane un problema.

Autenticità

Valle dei Templi di Agrigento


L’autenticità dei siti archeologici di Agrigento è eccezionale. Sebbene alcuni lavori di restauro effettuati tra la fine del XVIII e il XIX secolo d.C. non seguissero i principi della conservazione moderna stabiliti nella Carta di Venezia del 1964, i successivi lavori di restauro hanno risolto i problemi dei precedenti metodi di restauro e hanno compensato gli errori del passato. I recenti lavori sono stati condotti nel pieno rispetto dei principi del moderno restauro.

Requisiti di protezione e gestione

Il sito è protetto dalla legge nazionale per la protezione dei beni culturali, Decreto Legislativo 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, ed è soggetto a una misura di salvaguardia che garantisce che qualsiasi attività debba essere autorizzata dalla Soprintendenza competente.

La Valle dei Templi di Agrigento è stata dichiarata Zona di Interesse Nazionale ai sensi della Legge del 28 settembre 1966. Decreti emanati dai Ministeri dei Lavori Pubblici (6 maggio 1968) e dell’Istruzione Nazionale (7 ottobre 1971) ne definiscono il confine e vincoli di fruizione del sito.

Il confine è stato ulteriormente confermato legalmente dal Presidente della Regione Siciliana con Decreto n. 91 (13 giugno 1991). Questo gruppo di strumenti legali impone un divieto assoluto di qualsiasi forma di costruzione all’interno dell’area prescritta. La Legge Regionale n.20 / 2000 ha istituito il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento che si propone non solo di tutelare il patrimonio paesaggistico e storico del sito, ma anche di valorizzarlo e promuoverlo.

Il parco gode di autonomia amministrativa finanziaria. Pertanto il Consiglio del Parco può programmare e realizzare qualsiasi intervento di conservazione e miglioramento del sito.

Il Comune ha adottato il Piano del Parco. Questo creerà e organizzerà itinerari per i visitatori con l’obiettivo di estendere la durata delle visite e di beneficiare l’economia locale.

Il Piano del Parco ha lo scopo di mostrare ai turisti l’antica organizzazione urbana, con il suo sistema di vie e strade (in parte ancora da scavare). Alcune linee stradali e ingressi alla città sono rimasti in uso sin dal medioevo.

Il Piano del Parco prevede varie tipologie di tutela dei monumenti e dei siti archeologici che vengono adattati secondo necessità e consentono un maggiore accesso da parte dei turisti.

L’espansione di tale sicurezza consente la creazione di nuovi percorsi tematici e punti di interesse, più parcheggi, più facile accessibilità e movimento all’interno del parco, nonché mezzi di trasporto alternativi come la ferrovia e gli autobus elettrici.

Affiancati da percorsi pedonali e percorsi equestri (vie verdi), saranno costruiti corridoi verdi e macchie di vegetazione naturale per migliorare i rapporti funzionali tra la costa e i paesaggi ricreativi, nonché tra i terreni agricoli e le città.

Verranno preservati i metodi di produzione tradizionali riguardanti l’agricoltura e la produzione di manufatti di valore, in particolare per la diversità culturale, le tecniche agricole, l’arboricoltura e il giardinaggio mediterraneo.

Ciò fornisce supporto per il ritorno dei metodi di agricoltura biologica.

Il Piano Parco prevede la conservazione attiva e lo sviluppo del patrimonio edilizio, che è diminuito di valore ed è sottoutilizzato o comunque disponibile.

Ciò è rilevante per il Parco per la realizzazione di servizi e strutture culturali, espositive e didattico-informative oltre che ricettive extra-alberghiere.

È stato preparato un Piano d’Azione per l’ecoturismo che include natura e arte in un tour completo “mare-fiume-montagna”, che apre la Valle dei Templi a nuove categorie di utenti e amplia la stagione turistica.

© whc.unesco.org

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come:

Patrimonio culturale:
  1. monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  2. agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  3. siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico.
Patrimonio naturale:
  1. i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,
  2. le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,
  3. i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale

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