Torta Pasquale (Torteno 1 e 2) Tortano di Pasqua Torta Pasqualina Torteri di Lenola Tortolo di Pasqua Tortolo di Sezze PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Torta pasquale (Torteno 1 e 2): ciambelle dolci, di grandi dimensioni, aromatizzate al liquore e semi di anice. Presentano colore marrone chiaro ai lati, sopra più scuro. Si prepara l’impasto la sera con lievito naturale e si lascia lievitare tutta la notte, avvolto in una coperta. Il giorno successivo si aggiunge altra farina e si preparano delle ciambelle che, lasciate rilievitare per 24 ore, vengono poi cotte nel forno a legna per 30-40 minuti. Nella variante tipica della zona dei Monti Aurunci, si prepara il lievito naturale con acqua e farina, almeno 12 ore prima dell’uso. Al lievito ben rigonfio si aggiunge altra farina e l’impasto, ben coperto con pezze di lana, è lasciato in una madia di legno per un’ulteriore lievitazione. Dalla massa lievitata si ricavano ciambelle al cui centro si inseriscono uova crude, poi ricoperte con l’impasto, che sono
cotte in forno a legna.

Tortano di Pasqua: ciambellone decorato esternamente con il “naspro” (glassa a base di albume d’uovo e zucchero), confettini e zucchero colorato. Gli ingredienti base sono farina, zucchero, uova, burro, latte, lievito, limone, vaniglia o cannella. Dopo alcune ore di lievitazione il Tortano di Pasqua viene cotto in forno.

Torta pasqualina: torta di pasta frolla preparata con farina tipo 00, zucchero, uova e burro e farcita con un ripieno di ricotta di pecora, rhum ed alchermes.

Torteri di Lenola: dolce da forno a base di farina, uova, zucchero, olio, sale, semi di anice, lievito di birra. Dopo avere amalgamato gli ingredienti, l’impasto da essi ottenuto viene lasciato a lievitare in ambiente caldo per 4-5 ore, dopodiché si formano delle grosse ciambelle e si fanno lievitare per altre 12 ore. A lievitazione ultimata le ciambelle vanno spennellate e cotte al forno.

Tortolo di Pasqua: pagnottine a base di farina, zucchero, uova, buccia di limone grattugiata, olio, acqua, lievito di birra, sambuca. La ricetta prevede di disporre la farina a fontana sulla spianatoia, rompere le uova e lavorarle con il lievito di birra, quindi aggiungere tutti gli altri ingredienti e, infine, formare delle pagnotte che si mettono a crescere in una “spasa”. Quando queste avranno raggiunto il doppio del volume iniziale andranno lavorate nuovamente e da esse si ricaveranno altre pagnottine più piccole che si metteranno a crescere come prima, coperte da un lenzuolo, per essere poi infornate.

Tortolo di Sezze: dolce pasquale a forma di pagnottella, a base di farina tipo 00, uova, zucchero, lievito di birra, acqua, buccia di limone grattugiata, sambuca, olio extravergine di oliva o strutto. Presenta aroma di sambuca.

CENNI STORICI Nella tradizione pasquale dell’intera regione Lazio è particolarmente diffuso l’uso di preparare dolci pasquali che, a seconda della località, assumono una denominazione differente pur mantenendo pressappoco gli stessi ingredienti, variamente dosati. Si tratta di quelli che lo studioso Camporesi chiama “pani rituali”, ossia i pani delle grandi occasioni, ottenuti con gli stessi ingredienti del pane ma arricchiti con sostanze dolcificanti. Anche le forme sono le stesse, ciò che cambia è il volume, dovuto molto spesso ad una doppia lievitazione.

Territorio di produzione

Torta Pasquale (Torteno 1 E 2): Provincia di Roma: Artena, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni. Provincia di Latina: Campodimele, Fondi, Formia, Itri, Lenola, Monte San Biagio, Spigno Saturnia. Provincia di Frosinone: Ausonia, Castelnuovo Parano, Coreno Ausonio, Esperia, Pico, Pignataro Interamna, Pontecorvo, San Giorgio A Liri, Sant’andrea Del Garigliano, Vallemaio, Intera. Provincia di Rieti: Tortano di Pasqua. Provincia di Latina: Formia, Gaeta Torta Pasqualina: Provincia di Frosinone: Anagni, Torteri di Lenola, Tortolo di Pasqua, Tortolo di Sezze: Provincia di Latina: Lenola, Sezza


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