PAT Regione CAMPANIA

Si sviluppa soprattutto in lunghezza, in una fascia di circa 300 chilometri che collega il basso Lazio (a nord-ovest) alla costa tirrenica della Basilicata (a sud-est). A nord confina con il Molise, ad est con la Puglia e la Basilicata, mentre è chiusa ad ovest e a sud-ovest dal Mar Tirreno. Le province (più o meno l’equivalente dei dipartimenti francesi) sono cinque: Napoli (che è anche il capoluogo di Regione), Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Una ripartizione amministrativa che coincide solo in parte con una serie di “sub regioni” storicamente, culturalmente e territorialmente diverse tra loro.

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Vini della Campania
CAMPI FLEGREI DOP

Il bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5% vol.) è paglierino; odore vinoso e delicato; sapore fresco, secco e armonico. Il rosso (11,5%) è rubino e tende al granato invecchiando; odore vinoso e gradevole; sapore asciutto, tipico e armonico. I Falanghina (11%) sono giallo paglierino, con odore delicato e sapore secco, armonico e morbido. La versione Spumante (11,5%) ha spuma fine e persistente e sapore da brut a extradry, mentre quella Passito (15%) è dorata, con odore complesso e vinoso e sapore dal secco al dolce, caldo e morbido. Il Piedirosso rosso (11,5%) è rubino, con odore intenso e sapore asciutto e armonico. La variante Passito (17%) ha sapore più morbido, dal secco al dolce. Il Piedirosso rosato (11,5%) è rosa tenute o cerasuolo, con odore complesso, fine e fruttato e sapore secco, morbido, fresco e sapido.

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CAMPI FLEGREI DOP

CILENTO e suo Parco Nazionale, Vallo di Diano con i Siti Archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula

Il Cilento è un eccezionale paesaggio culturale. I drammatici gruppi di santuari e insediamenti lungo le sue tre creste montuose est-ovest ritraggono vividamente l’evoluzione storica dell’area: era una rotta importante non solo per il commercio, ma anche per l’interazione culturale e politica durante i periodi preistorico e medievale. Il Cilento era anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e le popolazioni autoctone etrusche e lucane. Vi si trovano i resti di due grandi città dell’epoca classica, Paestum e Velia.

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Campania
LIMONE COSTA D’AMALFI IGP

Il Limone Costa di Amalfi IGP è un frutto appartenente alla cultivar “Sfusato” caratteristica della Costiera Amalfitana. Quando è immesso al consumo, il frutto è di dimensioni medio-grosse, ha un peso non inferiore ai 100 g, la polpa succosa con una moderata acidità. La buccia è di colore giallo e presenta un intenso e inconfondibile aroma.

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LIMONE COSTA D’AMALFI IGP

Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni custodisce testimonianze di grande valore
per la storia e le civiltà del Mediterraneo. Queste
terre conservano significativi caratteri tradizionali,
riscontrabili nell’organizzazione del territorio,
nei percorsi, nel sistema degli insediamenti e
nella struttura delle coltivazioni. Questo assetto
storicamente stratificato e la presenza di siti di
importanza mondiale quali Paestum, Velia e la
Certosa di Padula, rendono i valori storico culturali
di questo territorio di straordinario interesse.

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Campania
PROVOLONE DEL MONACO DOP

Il Provolone del Monaco è un formaggio a pasta filata riconosciuto come DOP. Deriva dalla lavorazione del latte di bovine appartenenti alle razze “Frisona”, “Bruna Alpina”, “Pezzata Rossa”, “Jersey”, “Podolica” e da incroci con meticci locali. Il frascame, che deriva dalla potatura di alberi, insieme al foraggio sono necessari per non alterare la qualità del latte.

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PROVOLONE DEL MONACO DOP

Parco Nazionale del Vesuvio

La storia dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio è da sempre caratterizzata dalla presenza del vulcano. La sua mole, dominante per chi proveniva dal mare, ne faceva “la montagna” per antonomasia, una montagna sacra, uno “Iuppiter Vesuvius”. Ed ancor di più doveva essere tale per gli abitanti che vivevano a ridosso del vulcano, sulla costa e nell’angusto distretto della valle del Sarno, chiuso tra le sue pendici a Nord e la dorsale del subappennino campano. L’attività vulcanica nell’area risale ad almeno 400.000 anni fa, età di alcune lave trovate a 1345 m di profondità, e si è periodicamente manifestata con eruzioni di grande intensità.

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