Il Green deal Europeo.
2.2.2. “Inverdire” i bilanci nazionali e inviare i giusti segnali di prezzo

I bilanci nazionali svolgono un ruolo chiave nella transizione. Un maggior ricorso a strumenti di bilancio verdi aiuterà a riorientare gli investimenti pubblici, i consumi e la tassazione verso le priorità verdi, abbandonando le sovvenzioni dannose. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, individuerà ed effettuerà un’analisi comparativa delle pratiche di bilancio che vanno in questa direzione: sarà quindi più facile valutare in che misura i bilanci annuali e i piani di bilancio a medio termine tengano conto delle considerazioni e dei rischi ambientali, come pure imparare dalle migliori pratiche.

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Il Green deal Europeo.
2.2.Integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell’UE

Le ambizioni del Green Deal europeo comportano un ingente fabbisogno di investimenti. Secondo le stime della Commissione per conseguire gli obiettivi 2030 in materia di clima ed energia serviranno investimenti supplementari dell’ordine di 260 miliardi di euro l’anno27, equivalenti a circa l’1,5 % del PIL 201828, il cui flusso dovrà essere mantenuto costante nel tempo. Una sfida di tale portata richiede la mobilitazione sia del settore pubblico sia di quello privato.

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Il Green deal Europeo.
2.1.7.Preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità

Gli ecosistemi forniscono servizi essenziali quali cibo, acqua dolce, aria pulita e riparo. Attenuano le catastrofi naturali, contrastano parassiti e malattie e contribuiscono alla regolazione del clima. Tuttavia, l’UE rischia di non conseguire alcuni dei suoi obiettivi ambientali più importanti per il 2020, come gli obiettivi di Aichi stabiliti nell’ambito della convenzione sulla diversità biologica.

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Il Green deal Europeo.
2.1.6.”Dal produttore al consumatore”: progettare un sistema alimentare giusto, sano e rispettoso dell’ambiente

Il cibo europeo è noto per essere sicuro, nutriente e di alta qualità, e dovrebbe ora diventare anche il riferimento mondiale per la sostenibilità. Sebbene la transizione verso sistemi più sostenibili sia iniziata, nutrire una popolazione mondiale in rapida crescita continua a rappresentare una sfida con gli attuali modelli di produzione. La produzione alimentare provoca ancora inquinamento dell’atmosfera, dell’acqua e del suolo, contribuisce alla perdita di biodiversità e ai cambiamenti climatici e consuma quantità eccessive di risorse naturali, mentre una parte importante degli alimenti viene sprecata. Allo stesso tempo, nell’UE come altrove, regimi alimentari di scarsa qualità contribuiscono alla diffusione dell’obesità e di malattie come il cancro.

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Il Green deal Europeo.
2.1.3.Mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare

Green deal Europeo Per conseguire gli obiettivi di un’economia circolare e a impatto climatico zero è necessaria la piena mobilitazione dell’industria. Occorrono 25 anni – una generazione – per trasformare un settore industriale e tutte le catene del valore. Per essere pronti nel 2050, le decisioni e le azioni dovranno essere prese nei prossimi cinque anni.

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2.1.3.Mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare

Il Green deal Europeo.
2.TRASFORMARE L’ECONOMIA DELL’UE PER UN FUTURO SOSTENIBILE

Per realizzare il Green Deal europeo è necessario ripensare le politiche per l’approvvigionamento di energia pulita in tutti i settori dell’economia: industria, produzione e consumo, grandi infrastrutture, trasporti, prodotti alimentari e agricoltura, edilizia, tassazione e prestazioni sociali.

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2.TRASFORMARE L’ECONOMIA DELL’UE PER UN FUTURO SOSTENIBILE