

SI-U06 Alla scoperta della Calabria più bella
Trepitò – Passo del Mercante Si continua a camminare sempre in quota sui 1000 metri circa, tra faggete e pinete, sentieri e sterrate. Dal Bosco di Trepitò dopo un paio di chilometri si arriva al Villaggio Moleti, frazione del comune di Ciminà, abitato in prevalenza nel periodo estivo. Attraversato il Villaggio si prosegue verso Passo Cancelo, si lambisce la strada asfaltata e si inoltra nella faggeta fino al Laghetto di Crocco situato nei pressi del Villaggio Zomaro di Cittanova, si prosegue attraversando per un breve tratto l’asfalto e poi su sterrata verso l’Altipiano della Melia, alcune fonti riportano che tra il 72 ed il 71 A.C. questo territorio fu teatro di una cruenta battaglia tra i gladiatori di Spartaco e le legioni romane di Marco Licinio Crasso. Si prosegue in mezzo a boschi di Pino e Abete fino al Passo del Mercante, quadrivio posto sulla dorsale che collega le Serre con l’Aspromonte. A circa due chilometri si trova l’abitato di Canolo Nuovo dove c’è possibilità di pranzo e pernotto.

- Distance 12 km
- Departure Trepitò (1035 m)
- Arrival Passo del Mercante (962 m)
- Dislivello + 42 m
- Dislivello – 136 m
- Maximum altitude 1045 m
- Minimum altitude 940 m
Fonte @CAI.it

Sentiero Italia CAI CALABRIA 02° Tappa Gambarie – Polsi
Gambarie – Santuario della Madonna di Polsi Si tratta della tappa che conduce sulla sommità del Montalto, la massima elevazione dell’Aspromonte con i suoi 1956 metri di quota, che offre ai camminatori vedute davvero imponenti, che spaziano dalla Sicilia orientale alla Sila, dal Mar Jonio al Tirreno. Il percorso della tappa, di media lunghezza e…

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Tiriolo – Santuario Madonna di Porto La tappa percorre ad arco le alture che sovrastano il Comune di Gimigliano sul cui territorio sorge la meta finale. Si tratta di una frazione di percorso breve e di scarso dislivello, il cui elemento di maggior interesse è il Santuario di Madonna del Porto costruito nel 1751 da…

Il cammino di celestino
Parco della Majella
Celestino V e l’Abruzzo. E’ innegabile che la figura del povero eremita Pietro da Morrone che, sul finire del 1200 divenne Papa con il nome di Celestino V, appartiene, con tutta la sua vicenda umana e religiosa, al patrimonio identitario di tutti noi abruzzesi. Il fresco riconoscimento da parte dell’UNESCO della Perdonanza Celestiniana quale Patrimonio…