

SI-T05 Le montagne della Basilicata
Castelsaraceno – Conserva Lasciato sul Monte Alpi il Parco Nazionale del Pollino ci si avvia verso il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano la cui propaggine meridionale è nel Massiccio del Sirino. Castelsaraceno è un antico e caratteristico borgo, noto per la festa della “’Ndenna”, tradizionale rito arboreo che si celebra durante le prime tre domeniche di giugno, in occasione della festa patronale di Sant’Antonio* Dal centro storico, attraversate in salita le strette viuzze, si raggiunge su sentiero il cimitero, passando accanto al lungo ponte tibetano di recente costruzione. Dal cimitero si prosegue agevolmente fino a Timpa del Conte, prima su una stradella asfaltata, poi su carrareccia, dove nei periodi di pioggia è possibile trovare dei ristagni di acqua. Ancora su asfalto, dopo circa 6,5 km, si arriva a Timpa La Murgia, dove si imbocca nuovamente il sentiero che, lambito il versante meridionale di Serra Giumenta, porta sulla strada comunale Lauria Conserva. Dopo circa un chilometro su asfalto, ci si immette sull’ultimo tratto di sentiero che, attraverso i faggi di bosco Conserva conduce all’omonimo Rifugio. La struttura serve la piccola stazione sciistica con una pista che si collega al Lago Laudemio, in agro di Lagonegro, da cui partono altre piccole piste. * La prima domenica di giugno, detta dell’ “Antenna”, gli uomini salgono a Bosco Favino per tagliare il faggio più bello; la seconda domenica di giugno sul Monte Armizzone viene tagliato l’abete, ovvero la “cunocchia”. La terza domenica di giugno, infine, si celebra il simbolico “matrimonio tra gli alberi” dove mani esperte uniscono il tronco del faggio (“ndenna”, lo sposo) e la cima dell’abete (“cunocchia”, la sposa) per poi issarlo e festeggiare nella piazza.

Informazioni tecniche
- Distance 27.5 km
- Departure Castelsaraceno (967 m)
- Arrival Conserva (1432 m)
- Dislivello + 975 m
- Dislivello – 512 m
- Maximum altitude 1432 m
- Minimum altitude 911 m
Fonte @CAI.it

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