Semicotto di capra PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Semicotto di capra

Formaggio di forma cilindrica a scalzo dritto o leggermente convesso, crosta liscia di colore paglierino, da giovane, che imbrunisce con la maturazione. Pasta bianca o paglierina, compatta o con lieve occhiatura, sapore dolce da giovane, tendente al piccante con il progredire della maturazione. Pezzatura da 2,5-3 kg.

Nella produzione artigianale, generalmente, si utilizza latte crudo, mentre nella produzione industriale il latte è trattato termicamente. Viene coagulato a 37-39°C con caglio liquido di vitello o caglio in pasta di agnello o capretto. Normalmente viene utilizzata una scotta innesto proveniente dalla lavorazione precedente. La coagulazione avviene in circa 30 minuti, quindi si rompe la cagliata fino ad ottenere la dimensione di un chicco di mais. Si procede alla semicottura fino alla temperatura di 41-43°C.

La pasta viene quindi separata dal siero e posta negli stampi di diametro 18-22 cm. Nella produzione industriale, segue l’acidificazione mediante stufatura, mentre artigianalmente avviene semplicemente, lasciando la pasta in un ambiente caldo. Dopo 24 ore, al raggiungimento di pH 5.1-5.3, si effettua la salatura in salamoia, con 22 gradi Bè, per 36 ore, oppure a secco. La stagionatura dura circa 60 gg per l’ottenimento del semicotto giovane e si protrae fino a 12-18 mesi per quello stagionato.

Tradizionalità

Registrazioni contabili reperibili presso i caseifici cooperativi dei primi anni ‘70.

Territorio di produzione: Intera regione Sardegna

Cardi selvatici sott’olio PAT Sardegna

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Pompia PAT Sardegna

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