
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Sas Orillettas (di Orgosolo)
Le Orillettas sono dolci tipici di Orgosolo che vengono preparati con: uova, zucchero, miele, strutto e farina di grano duro. Hanno una forma caratteristica che si ottiene stendendo l’impasto a forma di filoncini spessi circa 1 cm che vengono poi arrotolati su loro stessi girandoli prima in senso orario e poi in senso antiorario. “Sas orillettas” vengono prima fritte e poi immerse nel miele.

Per la preparazione de sas orillettas di Orgosolo occorrono: semola, tuorlo d’uovo, strutto, zucchero e acqua. Gli ingredienti dell’impasto vanno incorporati gradualmente: si parte dalla semola e dal tuorlo d’uovo, a cui vengono aggiunti gradualmente prima lo zucchero e poi lo strutto. Gli ingredienti devono essere ben incorporati prima di procedere all’ingrediente successivo, pena la buona riuscita del prodotto. L’impasto viene poi steso a forma di filoncini spessi di circa 1 cm che vengono poi arrotolati su loro stessi girandoli prima in senso orario e poi in senso antiorario. Las orillettas di Orgosolo vengono poi fritte in olio bollente (anticamente si utilizzava frequentemente lo strutto) e poi glassate immergendole nel miele scaldato e sciolto.
Tradizionalità
Sas orillettas di Orgosolo sono i dolci tipici del carnevale orgolese. La preziosità degli ingredienti, ma soprattutto la lavorazione, li rendeva e li rende tuttora dolci ideali anche per le occasioni speciali come i matrimoni, i battesimi e le comunioni. La preparazione de sas orillettas era un rituale, come spesso accadeva ed accade ancora oggi per pani e dolci tipici, collettivo. Le donne si riunivano e lavoravano allegramente tutte insieme per preparare questo dolce che richiede una preparazione laboriosa e particolare. L’origine del prodotto non è individuabile a memoria d’uomo ma è un prodotto da sempre presente nelle case Orgolesi, si tratta comunque di oltre 80 anni di storia paesana.
Territorio di produzione: Comune di Orgosolo

Pane carasau PAT Sardegna

Belu o trippa di tonno PAT Sardegna
Stomaco del tonno, da consumare fresco, ma anche, soprattutto in passato, opportunamente tagliato ed essiccato con la salatura.
