
Rosso Fiorentino (1494-1540): Il Manierismo Ribelle
Rosso Fiorentino, contemporaneo di Pontormo, è uno degli artisti più originali e anticonformisti del Manierismo fiorentino. Il suo stile si distingue per la composizione drammatica, le figure espressive e i colori accesi e contrastanti. Se Pontormo è onirico e malinconico, Rosso è teatrale e violento, quasi visionario.

Formazione e primi anni (1494-1523) Nato a Firenze, si forma nella bottega di Andrea del Sarto, viene influenzato dalle opere di Michelangelo, Dürer e della scultura classica. Già dalle prime opere manifesta un linguaggio personale, lontano dall’armonia rinascimentale.
Periodo romano e fiorentino (1523-1527) A Roma studia Raffaello e Michelangelo, ma si allontana dai loro ideali di equilibrio e dopo il Sacco di Roma (1527) fugge e si stabilisce in varie città italiane. Chiamato in Francia (1530-1540) dal re Francesco I, lavora alla decorazione della Galerie di Fontainebleau. Qui crea uno stile sontuoso e fantastico, anticipando il Barocco.
Muore nel 1540 in circostanze poco chiare.
Stile e Caratteristiche
Le composizioni sono drammatiche, con figure spesso in movimenti esasperati. I colori forti e innaturali, con contrasti netti tra luce e ombra. Le espressioni intense e volti tormentati, quasi caricaturali. Prospettive ardite e corpi allungati, che aumentano il senso di tensione. Il gusto è inquietante e visionario, con un tocco quasi grottesco.
Opere Principali
Opere Religiose
Deposizione (1521, Pinacoteca di Volterra) Capolavoro manierista per eccellenza. Scene frammentate, colori irreali (blu, arancio, verde acido), figure contorte e sofferenti. Un’atmosfera drammatica e irreale, lontana dalle compostezze rinascimentali.
Compianto sul Cristo morto 1528, Chiesa di SAn Lorenzo a San Sepolcro

Madonna delle Grazie (1523, Sansepolcro) Un’opera dai colori accesi e dalle espressioni quasi grottesche. La Madonna appare statica, mentre gli angeli sono in pose bizzarre.
Pala dello Spedalingo (1518, Uffizi, Firenze) Già qui emerge il suo stile anticonvenzionale, con figure dalle espressioni inquietanti e gesti drammatici.

Pala Ginori o Sposalizio della Vergine 1523 – Basilica di San Lorenzo a Firenze

Cristo morto sorretto da 4 angeli 1525 – Museum of fine arts BOSTON

Periodo Francese
A Fontainebleau Rosso si trasforma: il suo manierismo diventa più decorativo e sensuale.
La pietà

Decorazione della Galerie François I (1530-1540, Fontainebleau) Un ciclo pittorico grandioso, con elementi mitologici, grottesche e allegorie. Figure sinuose, sensualità raffinata e un gusto per il lusso.
Diana Cacciatrice (1531, Fontainebleau) Rappresenta la dea con eleganza manierista, in un contesto fiabesco e decorativo.
Rosso Fiorentino è un artista ribelle e visionario, che rompe con l’armonia del Rinascimento per creare un’arte drammatica, inquietante e carica di tensione emotiva. Il suo stile, tra sacro e profano, influenzerà la Scuola di Fontainebleau e il Barocco francese.
Rosso Fiorentino si colloca all’interno del Manierismo fiorentino, un movimento che si sviluppa nel primo Cinquecento come risposta all’armonia classica del Rinascimento. Il suo stile si distingue per la drammaticità, i colori accesi, le figure contorte e le espressioni esasperate, elementi che lo differenziano notevolmente dai suoi contemporanei.
Vediamo un confronto con alcuni dei principali artisti del suo tempo.
Rosso Fiorentino vs Pontormo: Due Anime del Manierismo
Rosso Fiorentino e Jacopo Pontormo sono i due grandi innovatori del Manierismo fiorentino, ma con approcci molto diversi.
Pontormo | Rosso Fiorentino |
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Onirico e malinconico | Teatrale e drammatico |
Figure morbide e allungate | Figure spigolose e contorte |
Colori delicati e sfumati | Colori accesi e contrastanti |
Espressioni enigmatiche e interiorizzate | Espressioni esasperate e teatrali |
Atmosfera sospesa e rarefatta | Composizioni dinamiche e caotiche |
Esempi:
- Deposizione di Pontormo (1526-1528) → Atmosfera silenziosa e sognante.
- Deposizione di Rosso (1521) → Colori accesi, figure quasi scomposte, senso di dramma intenso.
Rosso Fiorentino vs Andrea del Sarto: Il Maestro dell’Equilibrio
Andrea del Sarto, maestro di Rosso e Pontormo, rappresenta l’ultimo grande artista rinascimentale fiorentino. Il confronto tra lui e Rosso mostra la rottura tra il Rinascimento e il Manierismo.
Andrea del Sarto | Rosso Fiorentino |
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Equilibrio compositivo | Composizioni frammentate |
Colori armoniosi e naturali | Colori innaturali e accesi |
Disegno classico e misurato | Linee spezzate e dinamiche |
Atmosfera serena e controllata | Dramma ed espressività estrema |
Esempi:
- Madonna delle Arpie (1517, Andrea del Sarto) → Composizione perfetta, toni pacati.
- Madonna delle Grazie (1523, Rosso Fiorentino) → Espressioni quasi grottesche, colori innaturali.
Rosso Fiorentino vs Michelangelo: Influenza e Differenze
Rosso Fiorentino subisce fortemente l’influenza di Michelangelo, soprattutto nella muscolatura esagerata delle sue figure e nelle pose ardite. Tuttavia, mentre Michelangelo mantiene una monumentalità classica, Rosso distorce le figure fino a renderle quasi caricaturali.
Michelangelo | Rosso Fiorentino |
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Figure potenti e monumentali | Figure spigolose e quasi scheletriche |
Colori sobri e naturali | Colori violenti e innaturali |
Equilibrio tra tensione e compostezza | Dinamismo esasperato |
Dramma epico e solenne | Dramma espressivo e teatrale |
Esempi:
- Giudizio Universale (1536-1541, Michelangelo) → Figure muscolose, dramma epico.
- Deposizione (1521, Rosso Fiorentino) → Figure fragili e scomposte, tensione emotiva.
4. Rosso Fiorentino vs Raffaello: L’Anti-Classico
Raffaello rappresenta l’ideale classico di armonia, equilibrio e bellezza. Rosso Fiorentino, al contrario, rompe completamente con questa visione.
Raffaello | Rosso Fiorentino |
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Bellezza ideale e armonia | Espressioni drammatiche e grottesche |
Composizioni bilanciate | Composizioni frammentate |
Colori delicati e realistici | Colori accesi e innaturali |
Figure proporzionate e serene | Figure allungate e irregolari |
Esempi:
- Madonna Sistina (1513-1514, Raffaello) → Armonia perfetta, espressioni dolci.
- Pala dello Spedalingo (1518, Rosso Fiorentino) → Espressioni quasi inquietanti, colori forti.
Rosso Fiorentino vs il Manierismo di Fontainebleau
Negli ultimi anni, Rosso Fiorentino si trasferisce in Francia e diventa uno dei fondatori della Scuola di Fontainebleau, un Manierismo più elegante e decorativo.
Primo Rosso Fiorentino (Italia) | Rosso Fiorentino a Fontainebleau |
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Drammatico e violento | Più raffinato e decorativo |
Figure esili e contorte | Figure più sensuali e fluide |
Colori forti e innaturali | Toni più dorati e preziosi |
Composizioni caotiche | Scene più ordinate e narrative |
Esempi:
- Deposizione (1521, Volterra) → Estrema drammaticità.
- Galerie di Fontainebleau (1530-1540) → Eleganza manierista e sensualità.
Rosso Fiorentino è un artista che rompe con l’armonia classica, anticipando sensibilità barocche. Il suo stile è unico nel suo genere:
- Meno armonioso di Andrea del Sarto
- Più drammatico di Pontormo
- Meno monumentale di Michelangelo
- Meno equilibrato di Raffaello
- Più visionario rispetto ai suoi contemporanei
Il suo contributo al Manierismo è fondamentale: con la sua espressività estrema e le sue composizioni innovative, Rosso apre la strada a un’arte più emotiva e teatrale, influenzando la pittura europea per decenni.

Alfani Domenico
Domenico Alfani fu un importante pittore del Rinascimento umbro, noto per la sua capacità di combinare l’influenza di Perugino e Raffaello in uno stile delicato e armonioso. Le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e per il loro contributo all’arte sacra del periodo

Madonna delle arpie di Andrea del Sarto

Abbiati, Filippo
Filippo Abbiati (1640-1715) è stato un rinomato pittore italiano del periodo barocco, noto principalmente per il suo lavoro in Lombardia. Filippo Abbiati nacque nel 1640 a Milano, in Italia. Studiò pittura nella sua città natale sotto la guida di artisti locali e ha sviluppato il suo stile personale influenzato dal barocco lombardo.