Riserva Naturale Biogenetica Montefalcone – Toscana

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Situata all’interno del Comune di Castelfranco di Sotto (PI), rappresenta un polmone verde di 500 ha in un’area fortemente antropizzata. L’elevata biodiversità animale e vegetale e i rari habitat presenti, unitamente al contesto storico di pregio, rendono la Riserva un luogo ideale di visita. Compresa tra 45 e 114 m sul livello del mare, presenta vari habitat di interesse comunitario, tra cui i  cosiddetti “vallini delle Cerbaie”: situazioni di inversione termica per le quali le specie vegetali che connotano ambienti freschi si trovano, insolitamente, a quote inferiori. I numerosi laghetti, sorgenti, fonti e altri manufatti immersi nel verde, come l’altare eretto dai soldati brasiliani durante la Seconda Guerra Mondiale, o le trincee scavate per l’addestramento militare dagli stessi militari, arricchiscono ancor più il pregio e il valore della Riserva.

Habitat

La Riserva ospita numerosi habitat forestali e non, molti dei quali protetti dalla Direttiva Habitat:

  • Habitat 3150: Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition. Habitat lacustri, palustri e di acque stagnanti eutrofiche ricche di basi con vegetazione sommersa o natante, flottante o radicante, ad ampia distribuzione, rinvenibile in due laghetti della Riserva
  • Habitat 4030: Lande secche europee. Vegetazione basso-arbustiva acidofila generalmente dominata da Brugo (Calluna vulgaris) (brughiera), spesso ricca in specie dei generi VacciniumGenista, Erica e/o di Ginestrone (Ulex europaeus)Habitat fortemente incrementato dai passaggi del fuoco del 2001 e del 2009.
  • Habitat 9540: Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici. Pinete mediterranee e termo-atlantiche a pini termofili mediterranei: Pino marittimo (Pinus pinaster), La pineta è state, fino ai primi anni 2000, l’habitat dominante a Montefalcone. L’attacco della cocciniglia Matsococcus feytaudi e il passaggio del fuoco ha ridotto fortemente la superficie, con conseguente ingresso di latifoglie.
  • Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere. Querceti misti a Cerro (Quercus cerris), Rovere (Quercus petraea) e Carpino bianco (Carpinus betulus). La formazione forestale tipica di Montefalcone
  • Habitat 9160: Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli. Bosco misto a Farnia (Quercus robur) e Carpino bianco (Carpinus betulus), tipico delle zone di fondovalle, sottoposti a frequenti inondazioni.
  • Habitat 91E0: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae). Boschi ripariali di Ontano nero, particolarmente fragili e ridotti alle rive dei rii stagionali che solcano la Riserva
  • Prati, incolti ed ex coltivi. I terreni prativi presentano, molto frequentemente, la classica “aratura” prodotta dal grufolamento dei cinghiali, con evidente impoverimento della vegetazione erbacea
Flora

Oltre alle essenze evidenziate nel paragrafo precedente, si citano le seguenti specie, particolarmente rare e pregiate data la posizione geografica della Riserva: Abete bianco (Abies alba), Tasso (Taxus baccata), Bucaneve (Galanthus nivalis), Latrea (Lathraea clandestina), Campanellino primaverile (Leucojum vernum), Faggio (Fagus sylvatica), Narciso dei poeti (Narcissus poeticus), Sigillo di Salomone maggiore (Polygonatum multifolium), Ninfea bianca (Nymphaea alba).

Fauna

Tra la fauna, è presente un cervo (Cervus elaphus), superstite dell’allevamento a fini di ripopolamento praticato fino agli inizi degli anni 2000, cinghiali (Sus scropha), caprioli (Capreolus capreolus), volpi (Vulpes vulpes), tassi (Meles meles), istrici (Hysrtix crtistata) e scoiattoli (Sciurus vulgaris). Sorvolano i cieli della riserva vari anatidi, aironi, e numerosi rapaci diurni e notturni: poiane (Buteo buteo) e una copiosa popolazione di Allocco (Strix aluco). Lo sporadico assiolo (Otus scops) e il diffuso succiacapre (Caprimulgus europaeus) sono migratori estivi inclusi negli allegati della Direttiva Uccelli. Vecchie querce vetuste sono inoltre l’habitat ideale per lo sviluppo di vari coleotteri, tra cui il raro Cervo volante (Lucanus cervus), specie protetta dalla Direttiva UE Habitat.

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita

rgpbio.it Riserva naturale biogenetica Montefalcone. Toscana

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Oasi Definizione

In senso lato, un’oasi è un’area naturale protetta per la conservazione di un habitat di particolare interesse floristico e faunistico e per la salvaguardia della sua biodiversità. In senso stretto, un’oasi è «destinata al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica» e vi è proibita la caccia, salvo per motivi di controllo delle specie faunistiche in sovrannumero. In questo caso…

Leggi di +

Riserva Naturale Orientata e Biogenetica Agoraie di Sopra e Moggetto – Liguria

Immersa all’interno del Parco regionale d’Aveto la Riserva è raggiungibile percorrendo a piedi una strada forestale lunga circa 3,5 Km. Si estende tra le quote di 1325 e 1360 m s.l.m. Caratteristica peculiare è la presenza di zone allagate e formazioni lacustre contenenti specie vegetali e animali solitamente posizionate ad altitudini superiori. Il Lago…

Leggi di +

Riserva naturale orientata Montedimezzo – Molise

Immersa nell’incontaminato ambiente dell’Alto Molise, la Riserva di Montedimezzo ospita numerose specie di mammiferi: cinghiali, lepri, tassi, caprioli, martore, donnole, faine, volpi, scoiattoli. Lo stato di conservazione delle cenosi forestali ha consentito che specie come il lupo frequentassero questi luoghi come parte del loro home range. La matrice forestale che caratterizza la Riserva è associata…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *