Riserva Naturale Biogenetica Cropani Micone – Calabria

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Il fondo Cropani Micone fu acquistato dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, per lire 85.000, dal cavaliere Alberto Carafa di Roccella, con atto del 19 giugno 1918. Cropani Micone si trovava al centro delle sette foreste di Mongiana, vicinissimo al paese, e il confine a nord arriva alla strada comunale Fabrizia-Serra San Bruno. Parte del territorio proveniva da lunghi anni di utilizzazione come coltura agraria e pascolo, salvo una parte con alberi da frutto sparsi, in prevalenza ciliegi, e una parte con castagni da frutto. Una imponente attività di rimboschimento fu avviata grazie alla presenza di due vivai, di tre ettari ciascuno, uno ubicato nei pressi di Villa Vittoria, in esercizio dal 1924 e che negli anni ‘50-51 ha avuto una produzione di 1.394.000 piantine, distribuite per gran parte a enti e privati. L’altro, in località Sandò, fu impiantato nel 1952 ed ha prodotto nei primi due anni 2.213.000 piantine, tutte distribuite a enti e privati.

Nella foresta Cropani Micone esisteva un tempo una segheria, che lavorò soprattutto durante il periodo bellico e che fu però demolita, perché ormai inefficiente, nel 1950-51. Il Decreto Ministeriale 13 luglio 1977 decretò che il bosco sperimentale Cropani Micone, di ha 235, nel comune di Mongiana, di proprietà dell’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, venisse costituito in “Riserva Naturale Biogenetica”.

La foresta Cropani Micone ricade nell’alto bacino del torrente Allaro. Il terreno originato da rocce granitiche in disfacimento è sabbioso, permeabile, generalmente fresco. Numerose sono le sorgenti che alimentano il sottostante torrente. Il clima è di natura mediterranea con inverni miti e estati calde con precipitazioni nevose anche abbondanti.

L’area della Riserva è una foresta selvaggia, ricoperta per la maggior parte da boschi, ma ci sono anche campi di foraggio all’interno ed un laghetto chiamato “Sambuco” che, oltre a rappresentare una funzione turistico-ricreativa, assicura una buona fonte di approvvigionamento idrico per i velivoli in caso di eventuale incendio sul territorio. Il laghetto ben si amalgama con il contesto circostante, costituendo un habitat straordinario per le molte specie di flora e fauna, anche migratoria, che in questo territorio trovano condizioni ecologiche favorevoli.

Habitat

Ricade nella zona fitoclimatica del Fagetum, nel bacino del torrente Allaro, tra i 900 m e i 1.200 m di quota, nel comune di Mongiana. La vegetazionale è costituita principalmente da tre tipologie diverse: il castagneto, la faggeta e l’abetina. Il castagneto interessa principalmente le quote altitudinali più basse della Riserva; la sua presenza è connessa con il notevole sviluppo che ha avuto in passato la castanicoltura, a discapito spesso di coltivi oppure di lembi di faggeta. All’interno della Riserva sono presenti anche campi utilizzati in passato per la produzione di foraggio.

Flora

La foresta è composta in predominanza da Castanea sativa (castagno) e da Fagus sylvatica (faggio) con un’importante presenza di Abies slba (abete bianco) Tra le specie minori si riscontra il pioppo bianco, il tasso, il salice comune, l’acero campestre. Si registrano i segni di alcuni interventi di rimboschimento avviati 50 anni fa con impiego di pino nero e in minor misura pino silvestre (specie alloctone). Il corteggio floristico annovera: agrifoglio, edera, clematide, dafne laureola, euforbia delle faggete, cicerchia veneta, aglio pendulo e melica comune.

Fauna

Tra i mammiferi troviamo il cinghiale, il martora, la faina, la puzzola, la donnola, il tasso, la lepre italica, la volpe; tra gli uccelli nidificanti lo sparviere, la poiana, il colombaccio, l’assiolo, il torcicollo, il picchio rosso maggiore, la tordella, il fiorrancino, la cincia bigia, il picchio muratore, il rigogolo, l’averla piccola.

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Coturelle Piccione

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Riserva Naturale Lama bianca Sant’Eufemia a Maiella

Posta a sud-ovest della riserva naturale Valle dell’Orfento I e a ovest della riserva naturale Fara San Martino-Palombaro, con le quali confina, l’area protetta di Lama Bianca occupa una superficie di 1407 ha, pari a 14 km², con un dislivello che spazia da un minimo di 1000 m s.l.m. ai 2793 m s.l.m. del monte Amaro situato a sud-ovest, ricadendo all’interno del territorio del comune di Sant’Eufemia a Maiella e comprendendo a ovest una…

Leggi di +

Laguna di Orbetello: oasi del WWF

L’oasi della laguna di Orbetello si estende per 850 ettari ed è una zona umida di importanza internazionale. La laguna è salmastra ed a tratti affiorano isolotti di limo ricoperti da vegetazione palustre.

Leggi di +

Riserva Naturale Biogenetica Metaponto – Basilicata

La Riserva si estende per circa 240 ettari lungo la costa Jonica lucana, tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, nel comune di Bernalda, in provincia di Matera, e comprende al suo interno una raccolta di ambienti particolari. Sono presenti le aree umide che si spingono fino alla costa, le zone dove domina incontrastata…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *