Riserva Naturale Biogenetica “Coturelle Piccione” – Calabria

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

La Riserva Naturale Biogenetica è stata istituita in Sila Piccola con il D.M. del 13 luglio 1977 al fine di proteggere la biodiversità e l’equilibrio biologico. Si estende su terreni ondulati ma sempre con pendenze moderate. All’interno del Parco Nazionale della Sila in altitudine compresa tra i 1000 e 1500 m s.l.m. La base geologica è composta da strati di rocce del permico medio, arcaiche metamorfosate formate da gneiss e micacisti granatiferi.

  • Precipitazioni medie annue: 1.400 mm
  • Temperatura media annua: 10°C

Due terzi delle precipitazioni si hanno nel periodo tra Novembre e Gennaio ed il manto nevoso può raggiungere anche i due metri con breve persistenza

Lo scopo della riserva è proteggere e tutelare l’ambiente, tenendo conto dell’importanza della riserva per la produzione di materiale riproduttivo di alta qualità genetica per il rimboschimento di aree degradate. L’istituzione della Riserva di Sila piccola ha coinvolto la società agro-silvopastorale, ma più specificatamente forestale. I centri abitati si trovano all’esterno della riserva, a diversi chilometri di distanza e a quote più basse.

Questi Paesi hanno legami economici, sociali e culturali con l’area protetta; gli abitanti delle propaggini dell’Altopiano silano sono da sempre impegnati nelle più diverse attività agricole, forestali, zootecniche e artigianali. Il popolo Shiraz conserva memorie storiche delle attività legate al lavoro forestale, che necessita di strutture di riferimento permanenti che fungano anche da collegamento con il presente, puntando ad azioni approfondite di tutela del patrimonio naturale. La riserva è attraversata dai fiumi Simmerino e Litrello e non presenta pendenze o strapiombi significativi.

Habitat

L’Habitat prevalente della riserva è a “Pinete sub-mediterranee di pini neri endemici”, con pino laricio silano (Pinus nigra laricio) predominante sul Faggio a causa dei terreni composti da subtrati granitici che originano suoli acidi e sabbiosi, ideali per una pianta xerofitica e frugale che si adatta meglio ai suddetti ambienti.

AI sensi della direttiva 94/43/CEE gli Habitat della riserva sono:

  • 3260: Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion;
  • 6430: Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile;                                                                
  • 91E0: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae);                                             
  • 9530: Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici;                                                                                     
  • 9220: Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis.           

Flora

Le fasce fitoclimatiche sono ben distinte ed individuabili in funzione della altitudine.

Fino ai 1.100 – 1.200 m s.l.m. si estende la zona del castagno e delle querce caducifoglie. In questa fascia sono frequenti il cerro, la roverella e la farnia. Nelle esposizioni più favorevoli è diffuso il leccio. Altre specie presenti sono il nocciolo, il carpino, il bagolaro. Nel sottobosco si trovano l’erica, la felce aquilina, la ginestra dei carbonai.

Fra i 1.100 – 1.200 m e i 1.500 1.600 m di altitudine è compresa la fascia del pino laricio (Pinus nigra var.  calabrica).  In gran parte della Riserva Naturale questa specie costituisce popolamenti puri.

Nelle zone più alte e più fresche diventa frequente il faggio, sostituendosi gradualmente al pino. Altre specie piuttosto diffuse nella fascia più alta della Riserva sono l’ontano napoletano, il pioppo tremulo, il sorbo degli uccellatori.

Fra gli arbusti sono diffusi il biancospino, il pero selvatico, il pruno selvatico, il rovo e il lampone, la rosa canina.

In ogni caso la specie più significativa è il pino laricio calabrese che nella Riserva trova condizioni pedoclimatiche ottimali.

Spesso si trovano piante con fusti cilindrici, corteccia liscia, duramen più esteso del normale; queste piante dette “pino Vutullo” secondo alcuni costituirebbero una entità botanica a sé stante.

Fauna

Fra i mammiferi la specie più importante è certamente il lupo appenninico (Canis lupus) che ha caratteristiche morfologiche che lo differenziano dal lupo europeo, che sono comunque della stessa specie e strettamente protetti anche a livello europeo. Fino a qualche anno fa in pericolo di estinzione, oggi la popolazione di lupi è in aumento.

Altri mammiferi diffusi sono:

  • Capriolo
  • Cinghiale

fra i mammiferi di piccola e media mole si ricordano:

  • scoiattolo
  • volpe
  • lepre
  • tasso
  • gatto selvatico
  • martora
  • faina
  • puzzola.

I pesci sono rappresentati dalla trota.

Degli uccelli sono presenti numerose specie, si ricordano:

  • poiana
  • sparviero
  • astore
  • cornacchia
  • picchio nero
  • rosso maggiore
  • cinciallegra
  • fringuello
  • crociere.

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Coturelle Piccione

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Laguna di Orbetello: oasi del WWF

L’oasi della laguna di Orbetello si estende per 850 ettari ed è una zona umida di importanza internazionale. La laguna è salmastra ed a tratti affiorano isolotti di limo ricoperti da vegetazione palustre.

Leggi di +

Riserva Naturale Orientata “Bosco Rubbio” – Basilicata

La Riserva Naturale Orientata “Bosco Rubbio”, costituisce un significativo relitto delle foreste a faggio ed abete bianco che originariamente rivestivano le pendici del Monte Pollino. Il territorio della Riserva è stato successivamente classificato anche come Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, in virtù della presenza di avifauna dal consistente…

Leggi di +

Riserva Naturale Lama bianca Sant’Eufemia a Maiella

Posta a sud-ovest della riserva naturale Valle dell’Orfento I e a ovest della riserva naturale Fara San Martino-Palombaro, con le quali confina, l’area protetta di Lama Bianca occupa una superficie di 1407 ha, pari a 14 km², con un dislivello che spazia da un minimo di 1000 m s.l.m. ai 2793 m s.l.m. del monte Amaro situato a sud-ovest, ricadendo all’interno del territorio del comune di Sant’Eufemia a Maiella e comprendendo a ovest una…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *