Ricotta toscanella PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Ricotta toscanella – “ricottone” (denominazione generica per tutte la ricotte salate e stagionate).

Colore della superficie e della pasta bianco, crosta inesistente, consistenza della pasta semidura, odore delicato, gusto sapido; forma cilindrica diametro dei piatti ca. 20 cm; altezza dello scalzo ca. 12-15 cm; peso ca. 3 – 3,2 kg.

Il siero residuo della caseificazione del latte di pecora viene filtrato per telo e trasferito in caldaia, dove viene mantenuto in agitazione e scaldato. Alla temperatura di ca. 60-70 °C, si sospende l’agitazione e si continua a riscaldare il siero sino alla temperatura di ca. 85-90°C sommuovendo delicatamente il siero dal basso verso l’alto con la “rotella” o con la “chiova” per agevolare l’affioramento della ricotta. Si lascia quindi completare l’affioramento e l’ ”indurimento” del prodotto per 20-30 minuti e lo si trasferisce manualmente con schiumarola in stampi cilindrici con all’interno un telo. Lo spurgo del siero dalla ricotta negli stampi si protrae per circa 24 ore o molto meno e viene agevolato mediante pressatura (i tempi e le condizioni di pressatura variano da caseificio a caseificio).

Salatura a secco

La ricotta viene quindi salata a secco con una o due passate di sale fino. La stagionatura si realizza in camere ad atmosfera condizionata e con ventilazione forzata oppure, tradizionalmente, in appositi locali situati di norma piano superiore del caseificio.

Questi locali, detti essiccatoi, presentano un perimetro murario di mattoni forati disposti in fase alterna, in modo da lasciare piccole fenditure che consentono una notevole areazione; tale perimetro murario é rivestito internamente con una fitta rete antinsetti. In questi locali le ricotte permangono per circa 15-30 giorni. Durante il periodo di maturazione le ricotte possono ricoprirsi di un feltro più o meno fitto di muffe. Prima della commercializzazione il prodotto é sottoposto ad accurata toelettatura e generalmente il prodotto finito viene posto in commercio confezionato sotto vuoto.

Tradizionalità

Vodret A., Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 21, 5, 310-313, 1970.

Territorio di produzione: Tutto il territorio della regione Sardegna

Prosciutto di suino PAT Sardegna

Prosciutto di dimensioni variabili, tendenzialmente asciutto, con uno strato di grasso, di forma tondeggiante, lievemente schiacciata, di colore rosso scuro, con diametro variabile intorno ai quaranta centimetri e lunghezza sui sessanta centimetri, con osso o disossato, odore gradevole, gusto tendente al dolce, la cui superficie si presenta interamente coperta di pepe nero se con osso,…
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Sebadas PAT Sardegna

Questa pasta era tradizionalmente preparata dalle donne barbaricine nel periodo primaverile per celebrare il ritorno a casa dei pastori dopo la fredda stagione invernale che avevano passato a pascolare i loro greggi.

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Grano cotto, trigu cottu PAT Sardegna

La preparazione è un rito di buon auspicio e si consuma quale primo pasto dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Nelle famiglie, inoltre, è usanza distribuirne una manciata nel cortile per gli animali domestici, sul tetto per i volatili ed una sui campi come auspicio di un buon raccolto.

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