
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Ravioli dolci ripieni di formaggio di capra fresco acido – Còccias de casu Is còccias de casu, S’azza de casu.

Descrizione del prodotto:
- Forma: rettangolare o romboidale, aperte ai lati
- Colore: dorato esternamente, bianco-giallo all’interno
- Consistenza: croccante esternamente
- Gusto: dolce
- Utilizzo: dessert
Si prepara la pasta con la farina, l’acqua e lo strutto (s’ollu ‘e proccu), L’impasto lavorato si tira in sfoglia sottile (su pillu) in un tavolo di legno. A parte si prepara il ripieno con il formaggio fresco di capra, uova , zucchero e poco limone. Sulla sfoglia inferiore si dispone il ripieno ad intervalli regolari, si ricopre con un’altra sfoglia e si taglia il tutto con un coltello formando dei ravioli dalla forma romboidale ma aperti ai lati.I rettangoli o rombi così ottenuti si friggono in abbondante olio o strutto, si spolverano di zucchero e si servono caldi. La particolarità di questi dolci consiste nel fatto che la sfoglia rimane aperta su tutti i lati, senza perdere il ripieno che aderisce alla pasta gonfiandosi durante la cottura.
Tradizionalità
Is coccias de casu vengono prodotte da oltre un secolo, come attestato dagli anziani di Santadi. Generalmente si preparavano per Natale e durante il Carnevale.La sfoglia viene ancora tirata a mano da alcune informatrici, mentre altre utilizzano le macchine per la pasta elettriche o a manovella.
Territorio di produzione: Tutto il territorio regionale con particolare riferimento alla zona del Sulcis

Dolcesardo Arborea PAT Sardegna
Formaggio a pasta molle, bianca e con leggerissima occhiatura, senza crosta, di sapore dolce e odore delicato. Forma cilindrica, diametro di 14 cm circa, peso 1, 3 Kg circa e altezza di 7 cm circa.

Simbua frita cun satitzu PAT Sardegna

Acquavite fil e ferru PAT della Sardegna
Bevanda ad elevata gradazione alcolica, incolore, non aromatizzata i cui sentori ricordano in modo più o meno marcato i profumi dei vini e delle vinacce d’origine. Varianti al distillato base sono l’acquavite aromatizzata con essenze spontanee tipiche della Sardegna quale corbezzolo, i semi di finocchietto selvatico.