
Raffaello Sanzio (1483-1520) è uno dei grandi maestri del Rinascimento italiano, noto per la sua straordinaria capacità di fondere armonia, grazia e perfezione formale nelle sue opere. La sua arte è caratterizzata da un equilibrio ideale tra bellezza e naturalismo, che ha influenzato generazioni di artisti.

Raffaello nacque il 28 marzo o 6 aprile 1483 a Urbino, in una famiglia di artisti: il padre, Giovanni Santi, era un pittore di corte. Dopo la morte dei genitori, si trasferì a Perugia, dove fu allievo del maestro Pietro Perugino. Qui sviluppò uno stile basato sulla chiarezza compositiva e su figure delicate e aggraziate, che lo contraddistingueranno per tutta la sua carriera.
Nel 1504 si spostò a Firenze, dove venne influenzato dalle opere di Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Qui approfondì il chiaroscuro, la prospettiva e le rappresentazioni realistiche delle emozioni umane.
Raffaello è famoso per:
- Armonia e simmetria: Le sue opere sono bilanciate, con una composizione ordinata che guida l’occhio dello spettatore.
- Realismo idealizzato: Riesce a unire dettagli realistici con un ideale di bellezza quasi divino.
- Dolcezza e umanità: Le sue figure esprimono emozioni autentiche, specialmente nelle scene sacre.
- Colori vivaci e luminosi: Utilizza una tavolozza ricca per creare profondità e atmosfera.
Opere Principali
Le Madonne

Le rappresentazioni della Vergine Maria con il Bambino sono un elemento centrale nella produzione di Raffaello. Tra le più celebri:
- Madonna del Belvedere (1506): Un capolavoro di dolcezza e intimità.
- Madonna Sistina (1513-1514): Celebre per i due angioletti in basso, divenuti iconici.

Stanze Vaticane

Commissionate da papa Giulio II, le Stanze Vaticane rappresentano il culmine dell’arte di Raffaello:
- Stanza della Segnatura (1508-1511): Include la celebre Scuola di Atene, simbolo del pensiero filosofico e della razionalità rinascimentale.
- Stanza di Eliodoro (1511-1514): Raffigurazioni di miracoli e interventi divini.
Ritratto di Baldassarre Castiglione (1514-1515)
Un ritratto che cattura l’eleganza e l’intellettualità del modello, simbolo dell’uomo rinascimentale.

Trasfigurazione (1516-1520)
Ultima opera di Raffaello, completata dai suoi allievi dopo la sua morte. Questa pala d’altare combina la scena divina della Trasfigurazione con il dramma umano della guarigione di un ragazzo posseduto.
Contributo all’Architettura
Raffaello fu nominato architetto capo della Basilica di San Pietro dopo la morte di Bramante. Sebbene i suoi progetti non siano stati completati, influenzarono lo sviluppo dell’architettura rinascimentale.
Raffaello morì prematuramente il 6 aprile 1520, a soli 37 anni, probabilmente per febbre o malattia. Fu sepolto al Pantheon di Roma, un onore riservato ai più grandi. La sua influenza fu immensa: il suo stile divenne un modello per l’arte accademica per secoli. La capacità di sintetizzare bellezza, armonia e spiritualità lo ha reso uno dei pilastri della cultura artistica occidentale.

Adamini

Andrea de’ Bartoli
