
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana
La pupporina è un dolce di forma rotondeggiante ed allungata. La pupporina viene fatta con farina, uova, zucchero, burro, lievito, semi d’anice, un pò di marsala e sassolino, scorza di limone; la preparazione di questo dolce tradizionale è molto semplice.

Tradizionalità
Per celebrare san Bartolomeo la sera del 24 agosto, a Bozzano, l’usanza antichissima prevede che le donne del paese preparino un dolce rotondeggiante che ricordi, nell’immaginario collettivo un seno: la pupporina. Una volta pronto, il dolce viene consegnato ai bambini che lo portano, in processione, alla cappella di San Bartolomeo, dove verrà benedetto e poi mangiato. La tradizione popolare riteneva che questo dolce avesse la proprietà di dare molto latte alle donne che dovevano allattare: da qui il nome e la forma del dolce.
Produzione: La produzione è limitata all’autoconsumo, ma si può trovare anche alla “Sagra della pupporina” che si svolge a Bozzano nel mese di Agosto.
Territorio di produzione
Paese di Bozzano

Pomodoro grinzoso sanminiatese PAT Toscana
Il prodotto è conosciuto sin dall’antichità nel territorio sanminiatese, data certa la possiamo trovare nella pubblicazione del Canonico Don Luciano Marrucci “Come tacevano le cicale in quell’estate del 1944” e dalle dichiarazioni verbali di alcuni anziani agricoltori del territorio di San Miniato. Prova certificata che la zona del comune di San Miniato era interessata fin…

Fagiolo malato PAT Toscana
La pianta ha crescita determinata (cm 40-50) e maturazione scalare. Il baccello, inizialmente verde, a maturazione si presenta di colore giallognolo; la dimensione del baccello è contenuta (circa cm 1 di diametro, 10-12 cm di lunghezza). Il seme, di dimensioni medio piccole (2-3 cm di lunghezza), ha forma reniforme abbastanza allungata e presenta un colore…

Zafferano delle colline fiorentine PAT Toscana
Numerosi richiami storici attestano la presenza produttiva, la commercializzazione e l’alto riconoscimento dello zafferano delle Colline fiorentine che veniva denominato e apprezzato a livello internazionale come “zima di Firenze”. Lo stesso veniva utilizzato anche come valore di scambio di merci ed utilizzato come spezia per la preparazione di piatti e pietanze prelibate. Nel Medioevo a…