
Bernardino di Betto, meglio noto come Pinturicchio (1454 ca. – 1513), è stato uno dei grandi pittori del Rinascimento italiano. Nato a Perugia, il suo stile si caratterizza per l’eleganza decorativa, i dettagli minuziosi e una straordinaria sensibilità narrativa. Lavorò in diverse città italiane, lasciando un’impronta indelebile soprattutto a Roma, Siena e Perugia.

Pinturicchio si formò a Perugia, probabilmente nella bottega del maestro Pietro Perugino, con il quale collaborò in alcune opere giovanili. Influenzato dallo stile delicato e luminoso del Perugino, Pinturicchio sviluppò una propria cifra stilistica, arricchendola con dettagli decorativi e un vivace senso narrativo. La sua carriera si sviluppò grazie al sostegno di importanti committenti, tra cui il papato e la nobiltà italiana.
Pinturicchio si distingue per il ricco uso dell’oro, dei colori brillanti e delle decorazioni raffinate, che conferiscono alle sue opere un’eleganza decorativa quasi fiabesca. Le sue opere si caratterizzano pper il naturalismo e per un forte senso del racconto e per l’attenzione ai dettagli narrativi, come abiti, architetture e paesaggi. Lo stile di Pinturicchio riflette l’influenza della Scuola Umbra, ma si distingue per un maggiore interesse verso il decorativismo e una narrazione più diretta e accessibile. I suoi dipinti combinano prospettiva e simmetria, rendendo le scene leggibili e visivamente appaganti.
Opere principali
Cappella Sistina (1481-1482) Pinturicchio collaborò con altri artisti, tra cui Botticelli e Perugino, nella decorazione della Cappella Sistina. A lui si attribuisce Il Viaggio di Mosè in Egitto, in cui emerge il suo talento narrativo e la sua attenzione ai dettagli.
Appartamenti Borgia, Roma (1492-1494) Commissionati da Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia), Pinturicchio realizzò gli affreschi degli Appartamenti Borgia in Vaticano. Le stanze, decorate con un’iconografia complessa, celebrano la gloria del papato, mescolando temi religiosi e allegorici. Opere come la Disputa di Santa Caterina dimostrano la sua abilità nel combinare figure monumentali con sfondi dettagliati.

Libreria Piccolomini, Siena (1502-1508) Una delle sue opere più celebri è la decorazione della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena, commissionata per celebrare la vita di Papa Pio II. Gli affreschi raccontano episodi della vita del pontefice con colori brillanti, architetture elaborate e uno straordinario senso del ritmo narrativo.
Il Polittico de’ Fossi della Pinacoteca di Perugia, di qualità altissima, riassume ed esalta tutte le esperienze anteriori del Pinturicchio; e insuperabili sono gli scomparti con la Annunciazione e con Cristo sorretto dagli angeli. Questo capolavoro introduce una maniera pittorica più nitida, e però largamente stilizzata nel gusto dei particolari

Ciclo di affreschi nella Collegiata di Spello (1505-1508) A Spello, nella Cappella Baglioni, Pinturicchio realizzò un ciclo di affreschi sulla Natività, Adorazione dei Magi e Disputa nel Tempio, celebri per il loro cromatismo raffinato e il delicato senso del racconto

Pinturicchio fu un maestro nella narrazione pittorica, apprezzato per la sua capacità di raccontare storie complesse attraverso immagini ricche e decorative. Anche se spesso è stato considerato un artista “minore” rispetto ai grandi del Rinascimento, il suo contributo all’arte italiana è significativo per la sua capacità di fondere decorazione e narrazione. Le sue opere hanno influenzato artisti successivi, soprattutto nella scuola umbra, e rimangono una testimonianza di eleganza e grazia rinascimentale.


Agazzi Ermenegildo

Alinari

Deposizione Baglioni di Raffaello
Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, ha lasciato al mondo un’eredità di opere straordinarie, tra le quali spicca la “Deposizione Baglioni.” Questo capolavoro, creato tra il 1507 e il 1508, è una delle opere più toccanti e commoventi di Raffaello, una sublime rappresentazione della tragedia della Deposizione di Cristo.