Pere del veronese PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Pere del veronese.

La denominazione “pere del veronese” è riservata alle pere appartenenti alla specie Pyrus communis, delle seguenti cultivar: Kaiser Alexander, William, Conference, Abate Fétel, Decana del Comizio, William Rosso, Passa Crassana, Dr. Jules Guyot. Pur appartenendo a varietà differenti, i frutti si distinguono per elevata croccantezza, aroma delicato ed ottimo equilibrio gustativo; devono presentare la forma, lo sviluppo e la colorazione tipici della cultivar e conservare il peduncolo intatto. Il calibro dei frutti, senza alcun difetto, non deve essere inferiore ai 55 mm.

Nella coltivazione del pero i migliori risultati si hanno in terreni a medio impasto, profondi, non troppo calcarei, umidi o sabbiosi. Le varietà coltivate nel veronese, si possono classificare in estive, con maturazione da luglio ad inizio settembre o autunno-vernine, con maturazione da settembre a oltre dicembre. La raccolta dei frutti si fa a mano e generalmente con un certo anticipo rispetto alla maturazione.

La pere vengono poi conservate in magazzini e celle frigorifere prima di essere avviate alla vendita. La “pera del veronese”, disponibile per gran parte dell’anno, si consuma al naturale e nelle macedonie di frutta o cotta in sciroppo di zucchero. Viene utilizzata dall’industria alimentare per produrre succhi e sciroppi.

Tradizionalità

La presenza di piante di pero nella provincia veronese è ampiamente riportata nella “Monografia della provincia di Verona” del Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti (Firenze 1904) in cui si fa un’ampia disamina delle varietà coltivate in quel periodo, sottolineando il carattere promiscuo della coltivazione.

Dopo la Seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il 1956, la situazione degli impianti di pero nel veronese era limitata a circa 258 ettari a coltura specializzata e quella promiscua a 1.040 (Bargioni G., 1959). “È interessante far notare che la coltura promiscua di pero nel veronese era costituita da impianti con filari regolari, più o meno distanziati in modo da poter effettuare fra essi, abbastanza agevolmente, anche coltivazioni erbacee. S’otteneva così una coltivazione non specializzata, ma che pur rappresentava un’importante coltura per l’azienda. […].” (25 Anni di agricoltura veronese 1946- 1970 – Verona 21 novembre 1971) “Il pero occupa a Verona il terzo posto fra le specie da frutto, […] il pero nel Veronese non ha mai avuto una diffusione particolarmente ampia; pur avendo cominciato la sua evoluzione agli inizi degli anni Cinquanta. […]” (“L’agricoltura veronese un settore dinamico verso il futuro” – Verona 1988).

Territorio di produzione: Comuni di Verona, Zevio, Palù, Belfiore d’Adige, Ronco all’Adige, Albaredo d’Adige, Bonavigo, Minerbe, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna,Terrazzo, Legnago, Roverchiara, Oppeano, Angiari, in provincia di Verona.

Asparago bianco di Bibione PAT Veneto

Lungo la zona costiera della laguna di Venezia l’asparago ha trovato un ambiente ed un clima particolarmente adatto alla sua coltura. La storia e la tradizione dell’asparago bianco di Bibione è legata alla Cooperativa Agricola “Bibione”; sorta nel 1959 ha contribuito con la sua attività a migliorare la tecnica colturale tradizionale e rilanciato la coltura…
Continua a leggere

Il riccio PAT del VENETO

La denominazione “riccio” ha preso ispirazione dal porcospino, mammifero di colorazione grigio brunastra con muso appuntito, peli irti e acuminati sul dorso, che vive diffusamente nei Colli Euganei ed è il simbolo del Parco naturale, e che il dolce raffigura nel suo aspetto spinoso con un rivestimento di granella di nocciole. Il termine riccio ha…
Continua a leggere

Gnocco di Verona PAT del VENETO

Gli gnocchi dell’epoca, rispettando la storia degli ingredienti, erano fatti dall’impasto di sola farina e acqua, visto che le patate non erano ancora state “inventate”. Comunque sia, con patate o con farina, i veronesi vantano 400 anni di esperienza nella produzione dei tradizionali gnocchi. Al “venerdì Gnocolar”, giorno di festa popolare, tutti accorrono sul sagrato…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *