Pera coscia di Firenze PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

La pera coscia non è grossa e la sua pezzatura si aggira sui 100-180 grammi. Ha colore giallo e sapore molto dolce. Matura a luglio.

Tradizionalità

Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla cultivar che si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della zona le quali contribuiscono a conferire il particolare gusto al frutto, sia alla tecnica di produzione. La pera coscia è più precoce delle altre e si produce da almeno 100 anni. L’ottenimento di astoni in azienda permette di salvaguardare il patrimonio genetico della specie. Si consuma preferibilmente con formaggio pecorino.

Produzione: La pera coscia di Firenze viene prodotta nei comuni di Greve in Chianti e di Scarperia da pochi produttori che riescono ad immetterne sul mercato soltanto 2 quintali l’anno. Non c’è un trend in crescita sia per la mancanza di nuovi produttori interessati alla coltivazione di questa cultivar autoctona, sia per l’assenza di un’adeguata promozione del prodotto stesso. La vendita avviene totalmente in zona, tramite il Mercafir.

Territorio interessato alla produzione:

Provincia di Firenze.

Fagiolo turco di Castello PAT Toscana

Fagiolo bianco di forma simile al cannellino, ma di maggiori dimensioni e con buccia più sottile. Il fagiolo presente nel Valdarno è nano (ne esistono anche alcune cultivar ad accrescimento indeterminato). Se seminato ad aprile la raccolta avviene a luglio e si protrae per 20 giorni dato che il fagiolo ha maturazione scalare; con semina…

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Granoturco formenton ottofile della Garfagnana PAT Toscana

Il granturco presenta grossi chicchi di forma schiacciata e colore giallo oro. Le file binate di chicchi intorno al tutolo sono normalmente 8, infatti viene comunemente chiamato anche mais a doppie file. Una volta macinati si ottiene un’ottima farina. La farina prodotta viene utilizzata, oltre che per la classica polenta, per la produzione dei “biscotti…

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Cavolo nero riccio di Toscana PAT

Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perchè presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.

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