Patata Novella di Siracusa, patata primaticcia PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia (SIRACUSA)

Descrizione del prodotto

Patata novella di Siracusa PAT

Territorio interessato alla produzione: Siracusa, Cassibile.

Descrizione sintetica del prodotto: La cultivar di patata presente in maniera preminente nel territorio di Siracusa è la “Spunta” affermatasi grazie alla notevole rusticità e produttività. Tale cultivar è caratterizzata da tuberi di grosse dimensioni, di forma ovale-allungata e con pasta di colore giallo paglierino.

Descrizione delle metodiche di ottenimento del prodotto: A causa della mancata extrastagionalità della coltura, le tecniche di coltivazione e le scelte varietali devono essere necessariamente differenziate rispetto alla coltura in ciclo ordinario. La patata precoce, malgrado il periodo di coltivazione, risulta sensibile alle carenze idriche che ne condizionano la differenziazione dei tuberi ed il loro successivo accrescimento.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura: Allo stato attuale non esistono strutture che si occupano della valorizzazione del prodotto. Spesso il prodotto è venduto direttamente in campo.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: La coltivazione della patata precoce è stata avviata in Sicilia agli inizi del secolo lungo la fascia costiera jonica a nord di Catania. In seguito tale coltura ha interessato tutte le aree litoranee joniche da Messina a Siracusa. Infatti il ciclo produttivo tipicamente extrastagionale si avvale delle favorevoli condizioni ambientali, quali il clima mite con assenza di temperature minime inferiori a 0°C e terreni fertili e ben disposti (suoli bruno – calcarei del siracusano) proprie delle suddette zone.

Formaggio di capra “Padduni” PAT Sicilia

Le origini di questo formaggio risalgono al XI secolo a.C. Omero parla di una bevanda a base di formaggio caprino grattato. Anche Aristotele, nel IV secolo a.C. si sofferma sulle tradizioni casearie siciliane esaltando il gusto del latte caprino mescolato con il latte vaccino o di pecora.

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