Patata di Chioggia PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Patata di Chioggia.

Le patate coltivate nella zona appartengono a tre varietà che si differenziano sia dal punto di vista merceologico, sia per la diversità di resistenza e produttività.

  • Varietà “Bea”, precoce ma delicata, ha buccia gialla, liscia e sottile, pasta giallo chiaro e tuberi di forma allungata e regolari;
  • Varietà “Primiura”, medio precoce, presenta buccia gialla, di medio spessore, liscia o finemente rugosa, pasta gialla e tuberi di forma allungata con le estremità leggermente tozze;
  • Varietà “Liseta”, medio precoce, esteriormente simile a “Bea” ma meno delicata e più produttiva, con buccia giallo chiaro, di medio spessore, liscia, pasta gialla e tuberi di forma ovoidale.

La particolarità del clima e dei terreni dell’area di Chioggia rivestono un ruolo di primaria importanza per la produzione di queste patate precoci. La tessitura sabbiosa del terreno permette inoltre uno sviluppo dei tuberi particolarmente regolare e armonioso. La patata viene seminata in febbraio utilizzando tuberi-seme certificati. Per le produzioni più precoci si effettua la forzatura con l’allestimento di tunnel in plastica. Successivamente all’emergenza delle giovani piante si procede alla sarchiatura, rincalzatura e alla eliminazione delle erbe infestanti. La raccolta inizia a maggio e raggiunge il culmine della potenzialità a giugno. Le aziende agricole produttrici raccolgono e conferiscono le patate in cassoni da 30 kg, mentre le ditte confezionatrici provvedono al successivo insacchettamento o incassettamento. Le patate si consumano in infiniti modi a seconda degli usi e dei gusti. Lessate, in umido, fritte, arrosto in purea, o per la preparazione di minestre, minestroni, zuppe, sfornati, gnocchi, e anche torte.

Tradizionalità

Nel Veneto la patata viene per la prima volta piantata nell’orto botanico di Padova. Molti agronomi, geologi e botanici si interesseranno alla sua coltivazione che rimase, in quegli anni, solo oggetto di curiosità nel mondo accademico. In laguna, un’interessante prova di coltivazione si svolse nell’isola della Giudecca nel 1816 a opera di un veneziano (P. A. Zorzi) che, per conto del governo austriaco di Venezia, sperimentò positivamente l’adattabilità della coltura al nostro ambiente. Nonostante le prove di coltivazione e l’interesse degli austriaci alla diffusione della Solanacea, alla patata nelle nostre campagne in quell’epoca viene ancora preferita la semina del mais da polenta, alimento base della dieta veneta dell’Ottocento e dei primi decenni del novecento. Grazie alle storiche tradizioni orticole della zona litoranea di Chioggia, la “patata di Chioggia” ha assunto nel tempo una notevole importanza. La sua coltivazione ha origini storiche certe, anche se elementi documentali risalgono solo alla fine degli anni ‘70 e si riferiscono ai dati statistici rilevati dal Mercato alla produzione di Brondolo.

Territorio di produzione: Comune di Chioggia, provincia di Venezia

Carne de fea afumegada o Carne di pecora affumicata PAT Veneto

Si tratta di carne di pecora, in particolare di agnello, agnellone o di castrato della razza autoctona locale Lamon. Il prodotto finito si presenta esternamente di consistenza compatta, di colore bruno scuro, con un profumo intenso di ginepro. Il colore al taglio è rosaceo. Il gusto è caratteristico, di sapore deciso e salato.

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Cipolla rosa di Bassano PAT Veneto

In Veneto, la zona attorno a Bassano del Grappa è rinomata per la produzione di una varietà tradizionale di cipolla: la cipolla rosa, o cipolla piatta. Nell’ambiente bassanese questo ortaggio cresce molto bene e con caratteristiche organolettiche molto apprezzate, grazie alle caratteristiche pedoclimatiche locali e ai terreni sciolti e fertili. Secondo la tradizione, la cipolla…
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Lardo in salamoia PAT Veneto

L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione contadina. Il lardo in salamoia è una variante tipica dell’Altopiano di Asiago; la sua preparazione sotto sale è stata ideata per consentirne una prolungata conservazione.

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