Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) – Sardegna
Prodotti vegetali della Regione Sardegna
PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI
Agrumi, Arancio di Muravera PAT Sardegna
La produzione di agrumi nel Sarrabus ha privilegiato le seguenti varietà: Washington Navel, Tarocco, Mandarino, Clementine , altri agrumi e altre cultivar 5%.
Asparago selvatico PAT Sardegna
Capperi e capperoni di Selargius PAT Sardegna
Carciofo violetto di Samassi PAT Sardegna
Cardi selvatici sott’olio PAT Sardegna
CECE di Musei PAT Sardegna
Il cece ha una forma rotonda di piccole dimensioni con diametro che non supera gli otto millimetri. Esistono due varianti di colore: beige chiaro (cixiri biancu) e beige scuro (cixiri nieddu) . Il primo ha una fioritura bianca, mentre il secondo viola.
Cicerchia sarda PAT Sardegna
Ciliegia Barracocca di Villacidro PAT Sardegna
Ciliegia di Burcei PAT Sardegna
Ciliegia Furistera PAT Sardegna
Ciliegio Carruffale PAT Sardegna
Questa varietà è certamente presente nei territori dell’alta Gallura da almeno 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovare degli esemplari in produzione.
Cipolla di Gonnosfanadiga PAT Sardegna
Cipolla di San Giovanni (Suergiu) PAT Sardegna
Cipolla rossa PAT Sardegna
Confettura di mela cotogna PAT Sardegna
Confettura di melograno PAT Sardegna
Cuppetta PAT Sardegna
Facussa PAT Sardegna
Fagiolo Bianco di Fluminimaggiore PAT Sardegna
Fagiolo Bianco di Terraseo PAT Sardegna
Fagiolo Tianese PAT Sardegna
Fassobeddu Corantinu PAT Sardegna
Fico nero di Chia PAT Sardegna
La tradizione della coltivazione e trasformazione del fico a Chia risale all’antichità e dura nel tempo tanto che oggi molti anziani e persone di mezza età raccontano volentieri di aver conosciuto il fico a Chia da quando erano bambini.u Fassobeddu Corantinu è pertanto ancora presente nelle cucine gonnesi e in alcuni punti vendita locali.
Finocchietto selvatico PAT Sardegna
Grano cotto, trigu cottu PAT Sardegna
La preparazione è un rito di buon auspicio e si consuma quale primo pasto dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Nelle famiglie, inoltre, è usanza distribuirne una manciata nel cortile per gli animali domestici, sul tetto per i volatili ed una sui campi come auspicio di un buon raccolto.
Grano duro Quarantino PAT Sardegna
Grano duro varietà Senatore Cappelli PAT Sardegna
La varietà Senatore Cappelli è stata costituita nel 1920 circa, diffusasi rapidamente in Sardegna, da allora resiste e tuttora risulta ancora coltivata solamente in alcune regioni italiane, tra le quali la Sardegna, Puglia e Basilicata.
Granoturco bianco – Triguxianu PAT Sardegna
Questa antica varietà di granturco, tipica di Fluminimaggiore, è stata favorita dalla disponibilità d’acqua negli “orti” intorno al rio Mannu. Sono stati ritrovati degli appunti nel Registro del conferimento del granturco presso un mulino idraulico della zona; questi appunti riportano annotazioni sulle date e quantità macinate negli anni 1955-56.
Lenticchia nera di Calasetta PAT Sardegna
Limone dolce di Muravera PAT Sardegna
In Sardegna furono gli Arabi che diffusero attorno all’anno 1000 gli agrumi e quindi anche la coltivazione del limone che prosperavano rigogliosamente nelle contrade della Sardegna orientale caratterizzando così l’economia agricola del paese di Muravera e del suo circondario.
Mandorla Olla PAT Sardegna
Mandorla Schina de porcu PAT Sardegna
Mandorle Arrubia PAT
Mandorle Cossu PAT Sardegna
In Sardegna furono gli Arabi che diffusero attorno all’anno 1000 gli agrumi e quindi anche la coltivazione del limone che prosperavano rigogliosamente nelle contrade della Sardegna orientale caratterizzando così l’economia agricola del paese di Muravera e del suo circondario.
Mela appiccadorza PAT Sardegna
Melo Miali PAT Sardegna
Melo Trempa Orrubia PAT Sardegna
Melo, melappia PAT Sardegna
Queste varietà sono certamente presenti nei territori della Gallura almeno da 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovarne degli esemplari in produzione.
Melo, Noi Unci PAT Sardegna
Varietà molto interessante per la precocità di maturazione e per il gradevole aspetto del frutto. Certamente degna di tentativi di coltivazione intensiva, in particolare per promuovere un prodotto tipico del territorio ad un vasto pubblico di vacanzieri dei mesi estivi.
Melone de jerru PAT Sardegna
Melone Verde PAT Sardegna
La tradizione emerge già dalla descrizione che Goffredo Casalis, nella sua memorabile opera del 1840 (Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna) fa di alcuni paesi dell’Isola, specificandone le attività agricole.
Nocciola di Tiana PAT Sardegna
Olive a Scabecciu PAT Sardegna
Olive di s’Ortu mannu pestate PAT Sardegna
Le olive utilizzate per la ricetta sono di forma ovoidale e appartengono alla varietà Pitz’e carroga
Olive verdi in salamoia PAT Sardegna
Olive verdi di cultivar differenti (per gusto, forma e compattezza della polpa) raccolte nei territori della Sardegna e sottoposte ad un processo di fermentazione.
Pera bianca PAT Sardegna
Pera Camusina PAT Sardegna
Pero Brutta e Bona PAT Sardegna
La coltivazione della varietà Brutta e bona, nei frutteti della provincia di Nuoro, è nota sin dai tempi antichi. Questa pera infatti è citata da Manca dell’Arca (1780), da Cara (1889) e da Vacca Concas (1916) come “Brutta bona” oltre che da Cossu (1964) col nome di “Bugiarda”.
Pero De su Duca PAT Sardegna
Pesca di San Sperate PAT Sardegna
La produzione peschicola Speratina risale agli anni ‘30 del secolo scorso . Alla fine degli anni ‘50, la coltivazione delle pesche nell’areale di riferimento raggiunge una estensione ragguardevole in coincidenza della prima sagra delle pesche di San Sperate (1961).
Pianta del mirto PAT Sardegna
Pira de Bau PAT Sardegna
Pira limoi PAT Sardegna
Pera di medie dimensioni, di colore giallo verde, pasta bianca, aspra, ideale per la conservazione e la cottura. Raccolta a settembre-ottobre, viene conservata in canestri avvolta nella paglia.
Piro Piru Ruspu PAT Sardegna
Queste varietà sono certamente presenti nei territori dell’alta Gallura almeno da 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovarne degli esemplari in produzione.
Pomodoro secco PAT Sardegna
Pompia PAT Sardegna
Le origini di questo agrume e le ragioni della sua diffusione nel siniscolese sono abbastanza sconosciute: la coltivazione è da sempre molto diffusa a Siniscola; in modo più limitato a Orosei e, in tempi più recenti, in altri paesi del circondario come Torpè e Posada.
Prezzemolo PAT Sardegna
Ravanello lungo PAT Sardegna
Riso prodotto e lavorato in Sardegna PAT
Sapa di arancia PAT Sardegna
Sindria Call’e Boi PAT Sardegna
Tamatiga de appasibis PAT Sardegna
Tardivo di San Vito PAT Sardegna
Tomata Maresa PAT Sardegna
Tricu cossu PAT Sardegna
Trigu Denti de cani PAT Sardegna
Trigu moru PAT Sardegna
Zucca striata di Gavoi Cruhuvica PAT Sardegna
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.