
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Pani ‘e saba, Pani ‘e sapa, Pani saba
La forma del dolce può variare: rombo, rettangolo e anche forma circolare. E’ solitamente di piccola pezzatura del peso di 200/300 g caratterizzato dal colore scuro del vino cotto. La variante del Pani saba di Sini ha una pezzatura molto più grande: varia da 1 kg sino a 4 kg. La forma di questo Pani saba è ad anello, con una ricca decorazione a base di mandorle, precedentemente tagliate a metà, inserite verticalmente nella pasta. Dopo la cottura in forno il Pani saba è reso lucido perchè intinto nella sapa liquida.

E’ un dolce intensamente fragrante, composto da farina bianca, lievito, “sapa” (un liquido ottenuto dal vino di uva fatto raffinare in cottura), uva passa e talvolta frutta secca (solitamente noci). Gli ingredienti vengono pesati e poi amalgamati con l’impastatrice; la lievitazione dell’impasto richiede circa 8 ore in localicon temperatura superiore ai 20° C; la cottura viene fatta nel forno sardo, elettrico o “rotor” (a gasolio) per circa 40 minuti a temperatura moderata; il confezionamento viene realizzato con macchina termoretraibile e materiali di cellophan.
Sini Orune
A Sini (OR) la ricetta del pani saba prevede che innanzitutto si metta a bollire il mosto dell’uva per alcune ore, insieme a un po’ di mela, mela cotogna, scorza d’arancia tostata e sminuzzata, finocchietto selvatico; la parte più liquida della sapa viene messa da parte per “lucidare” il pane a fine preparazione. L’impasto prevede che vi siano tre parti uguali di: uva passa, mandorle e farina, con l’aggiunta del lievito madre (su frommentu) a parte. L’impasto così ottenuto si mescola alla sapa e ai sapori come arancia secca e fresca, buccia di limone, anice e pepe dolce.
La lievitazione di questo pane dura almeno 12 ore. A questo punto ogni pan sapato viene riccamente decorato con mandorle tagliate a metà e inserito nel forno a legna per qualche decina di minuti, secondo la pezzatura. Dopo la cottura il pane, dopo essersi raffreddato, viene intinto nella sapa sciropposa per la lucidatura.
Tradizionalità
Si tratta di una delle prime trasformazioni del pane in dolce, di origine rurale antichissima. Corrisponde ad un tradizionale ricco dolce, legato ad un rituale sardo in quanto in tempi antichi, le donne usavano prepararlo insieme in occasione della festività dei Santi e per Natale. A Sini (OR) tradizionalmente il pani saba viene consumato in primavera, in occasione dell’antica festa patronale di San Giorgio (23 aprile) che si svolge presso la chiesetta campestre, dopo la processione e i riti religiosi.
La pratica di preparare e consumare il dolce per San Giorgio, sempre ad aprile e un tempo anche a luglio di ogni anno, si attesta sin dalla seconda metà del Settecento, come testimoniano i documenti d’archivio conservati presso l’Archivio Arcivescovile di Ales (OR). Sin dal 1994 a Sini si tiene la Sagra del Pani Saba durante la quale vengono vendute grandi quantità di questo prodotto ai turisti che accorrono da tutta l’Isola. Il ricavato va alla chiesetta di San Giorgio, per mantenerne decoro e funzioni.
Territorio di produzione: Tutto il territorio della Regione Sardegna con particolare riferimento al Campidano di Cagliari, al Nuorese, alla zona dell’Oristanese (in particolare il Comune di Sini)

La panada di Cuglieri PAT Sardegna

Ravioli dolci o puligioni PAT Sardegna

Dolcesardo Arborea PAT Sardegna
Formaggio a pasta molle, bianca e con leggerissima occhiatura, senza crosta, di sapore dolce e odore delicato. Forma cilindrica, diametro di 14 cm circa, peso 1, 3 Kg circa e altezza di 7 cm circa.