
Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Umbria
Descrizione del prodotto
A Strettura, piccola frazione tra Terni e Spoleto, il pane è ancora cotto a legno con una ricetta priva di sale che si tramanda da più di un secolo. Leggenda vuole che sia stata la tassa sul sale istituita dallo Stato Pontificio nel 1531 a renderlo così. Il pane di Strettura è famoso per la sua conservazione e per il suo sapore in tutta l’Umbria, arrivando fino ai palati di laziali e toscani; difficile trovare un parcheggio dentro il paesino di domenica mattina.

La tradizione del pane di Strettura Sono le sette di mattina e il profumo del pane appena sfornato invade la frazione di Strettura. Nel cuore dell’Umbria ci si ritrova catapultati nel passato, precisamente nel 1870, quando nasce il forno Vantaggi. La tradizione vuole che il pane venga cotto sempre allo stesso modo da più di un secolo: stesso forno, stessa ricetta e stessa qualità. Le caratteristiche che rendono il pane di Strettura il più ricercato in tutta l’Umbria sono la cottura a legna con una lievitazione naturale, e quindi più lunga, data dal lievito madre che viene lavorato ogni giorno, il tutto accompagnato dall’acqua priva di calcare e ricca di sali minerali, tipica del paesino.
Come prima cosa si mettono le fascine, si aspetta che la camera bruci poi si leva la brace, si inforna e si aspetta un’ora e mezza; la cottura del pane varia ogni giorno, dipende dalle condizioni climatiche e dal calore del forno.
Con la pasta madre il pane ha un sapore ed un profumo più buono rispetto al pane lievitato con la birra. Come gli ingredienti è molto importante anche il forno. Deve essere acceso ore prima e alimentato sempre per poter raggiungere le temperature necessarie. Una volta bruciate le fascine si passa alla pulizia dell’interno del forno con un panno bagnato per poi iniziare a cuocere. I forni a legna sono tipici per la loro struttura: sono costruiti con dei mattoni refrattari affogati nella cenere come si faceva una volta.
Pane cotto a legna Anche la manutenzione è fondamentale per la cottura. I mattoni, a lungo andare, tendono a gonfiarsi con il calore quindi è determinanti sostituirli altrimenti il pavimento del forno non avrà la struttura originaria e il prodotto finale non sarà lo stesso.
La peculiarità che contraddistingue il panificio di Strettura è la selezione rigida degli ingredienti – solo farine integrali – per cercare di mantenere sempre la stessa qualità e per incentivare l’economia regionale. Le farine, nel caso specifico, cambiano spesso data la variazione climatica che influisce sulla crescita del grano»

TARTUFO NERO PREGIATO (TUBER MELANOSPORUM VITTAD) PAT
Ha peridio o scorza nera rugosa con verruche minute, poligonali, e gleba o polpa neroviolacea a maturazione, con venature bianche fini.
Emana un delicato profumo molto gradevole. La lavorazione prevede una prima fase di cernita e di lavaggio.
La cernita permette di selezionare i tartufi in base alla specie, alla pezzatura, allo stadio di maturazione…

Pecorino di Norcia (di Norcia del pastore, Stagionato in fossa/grotta, Stagionato in botte, Umbro) PAT
Plinio il Vecchio citava molti formaggi dell’antica Roma. Come il pecorino di Norcia che, con diverse tecniche, veniva fatto per maturare più o meno a lungo. E’ tradizione stagionarlo in grotte o fosse, dove acquisisce aromi particolari.

PANE DI STRETTURA PAT
A Strettura, piccola frazione tra Terni e Spoleto, il pane è ancora cotto a legno con una ricetta priva di sale che si tramanda da più di un secolo. Leggenda vuole che sia stata la tassa sul sale istituita dallo Stato Pontificio nel 1531 a renderlo così. Il pane di Strettura è famoso per la sua…

RICOTTA SALATA PAT
Ricotta prodotta con latte ovino, salata e stagionata per 10-20 giorni per avere un prodotto da taglio; se la stagionatura si prolunga per 4-6 mesi si ottiene un prodotto da grattugiare.
La forma è tronco-conica ed il peso medio è compreso generalmente tra 0,5-1 kg.