Paesaggio policolturale di Fibbianello

– Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del MIPAAF

Motivazione dell’Iscrizione

Il paesaggio policolturale di Fibbianello è situato all’estremo sud della Regione Toscana, in provincia di Grosseto, nella cosiddetta Maremma Grossetana.

L’area si estende per circa 860 ettari nella parte sud del Comune di Semproniano, nel distretto rurale denominato Fibbianello, alle pendici del cono vulcanico del Monte Amiata.

Tale area, quasi interamente collinare, è prevalentemente costituita da proprietà private e il 46% del territorio è destinato a coltivazioni, il 9% a prati e pascoli e il 43% ad aree boschive o arbusteti.

Le aree coltivate sono maggiormente distribuite dal centro a sud-ovest dell’area candidata: è qui che si possono osservare seminativi e oliveti intervallati da siepi e alberature, che diversificano il tessuto agrario.

Il mosaico agricolo è di dimensione media ed è articolato in campi di dimensione contenuta. I pascoli si ritrovano sparsi in tutta l’area candidata e sono anch’essi di dimensioni ridotte e inframezzati da filari, siepi o piccole alberature poderali.

Nel Comune di Semproniano l’olivicoltura caratterizza ancora il paesaggio storico vantando la presenza di oliveti con sesto di impianto tradizionale assieme a numerosi esemplari di notevoli dimensioni, con chiome imponenti e fusti di diametro superiore ai 50 cm.

La pastorizia contraddistingue ancora l’economia rurale assieme all’olivicoltura.

Tale pratica è visibile nel sistema di siepi costituite da alberi e arbusti situate lungo i confini di proprietà per delimitare prati e/o pascoli e nella presenza di greggi al pascolo.

Le siepi venivano trattate con la tecnica dello “sgamollo”, pratica che consiste nel taglio di tutti i rami degli alberi, lasciando intatta la cima. Tale tecnica non è più visibile nell’area proposta, ma sono presenti alcune tracce della sua presenza nel ,passato.

Sono presenti anche muretti a secco che fungono da confine tra una particella e l’altra.

Grazie alla presenza di siepi e alberature il territorio presenta un mosaico molto articolato con tessere elementari di dimensioni ridotte in cui si alternano seminativi, piccoli pascoli ed oliveti, aumentando la significatività e la biodiversità a scala di paesaggio.

Integrità

L’area nel suo complesso presenta un buon grado di integrità paesaggistica, pari alla classe IV d’integrità dell’analisi VASA.

Solo in poche e delimitate zone, sui versanti ad est, l’olivo viene coltivato in modo intensivo, con piante di piccole dimensioni per semplificare la raccolta e la potatura, impiegando con sesti d’impianto che ricalcano gli schemi delle monocolturali ad alta intensità di input energetici esterni.

La maggior parte degli oliveti mantiene il sesto d’impianto tradizionale e si presenta in buone condizioni fitosanitarie, poiché le piante senescenti e deperienti sono state sostituite da nuovi esemplari.

Il bosco è aumentato rispetto al 1954 a discapito di prati e pascoli.

La pastorizia, appare meno praticata rispetto al passato, ed è solamente localizzata nella parte sud dell’area proposta.

Alcuni usi del suolo estensivi, come prati, incolti e soprattutto pascoli, appaiono trasformati in colture agricole intensive.

Le siepi e le alberature sono invece ancora numerose e la struttura generale del sito visitato presenta ancora tipica struttura a mosaico delle aree mezzadrili.

Gestione

Secondo il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana nell’area proposta ricadono due tipologie di paesaggio agrario.

  • Il primo, il numero 9 (tipo dei campi chiusi a seminativo e a prato di collina e di montagna), che interessa la parte più a nord e due lembi di territorio ad est;
  • il secondo, il numero 16 (tipo del seminativo e oliveto prevalenti di collina) interessa la zona centrale da est a ovest e la parte più a sud.

In generale il paesaggio agrario è in linea con tali tipologie che, però, non tengono in considerazione la presenza del bosco che interessa il territorio, classificando anche le aree ricoperte da vegetazione forestale come tipologie prettamente agricole.

L’area ricade all’interno del territorio di produzione dell’Olio Seggiano DOP e l’osservazione degli oliveti ivi presenti ha rilevato l’importanza della pastorizia all’interno dell’area candidata che è confermata dalla presenza di un caseificio a gestione familiare che produce un pecorino a latte crudo, presidio Slow Food, con annesso agriturismo e oliveti.

Tale attività costituisce un esempio particolarmente importante di economia rurale che integra le produzioni di qualità con le attività turistiche.

Raccomandazioni

Nelle parti meno accessibili dell’area gli oliveti appaiono parzialmente coperti da arbusti e hanno lo strato erbaceo sottostante in stato avanzato di evoluzione.

Si evidenziano quindi processi di abbandono di parte delle attività agricole e zootecniche fondamentali che aiutano a contrastare l’avanzamento del bosco.

La visita in campo conferma ciò malgrado che il “Paesaggio policolturale di Fibbianello” è un paesaggio che mantiene le caratteristiche peculiari dell’olivicoltura storica.

Come per altre aree iscritte nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali storici sono evidenti vulnerabilità dovute ad abbandono e scarsa manutenzione che richiedono una gestione più attenta.

Considerando l’elevato valore storico e culturale dell’area è importante che gli esemplari di olivo più significativi vengano inventariati e protetti a livello del piano strutturale del comune per prevenire estirpazioni o cure colturali quali ceduazioni o capitozzature per ringiovanire le piante di olivo senescenti.

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