Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Noce di Feltre.
Questa varietà di noce presenta forma sub-ellittica (ovoidale), con base arrotondata ed apice appuntito. Il peso medio varia dai 6 ai 10 g; il guscio è chiaro, di spessore più sottile (1-2 mm) rispetto alle medie riscontrabili per altre varietà. La “noce di Feltre” ha la caratteristica della “premicità” ovvero che si può schiacciare con le sole dita, è poco rugosa, più liscia di altre varietà e presenta una resa allo sgusciato del 56% (su ogni 10 g circa 5,6 g sono commestibili) con un gheriglio che si stacca facilmente dal guscio.
Il noce è una pianta lenta nello sviluppo, longevo, vive fino a 100 anni e può raggiungere i 30 metri di altezza. La pianta si adatta bene ai terreni di collina tipici del castagno, da 600 a 800 m di altitudine, per questo ha trovato nel territorio feltrino luoghi adatti al suo sviluppo. La sua coltura non richiede particolari interventi, essendo suffi cienti solo potature semplici per l’eliminazione di rami secchi o malandati. La raccolta si effettua mediante bacchiatura e raccattatura manuali. I frutti raccolti sono privati del mallo che li riveste, selezionati, lavati e asciugati e infine conservati in ambienti asciutti e ventilati prima di essere commercializzati.
La noce è un frutto molto energetico, contenente una buona quantità di lipidi e di proteine. È molto utilizzata sia come frutta secca, che nella preparazione di sughi, secondi piatti e soprattutto in pasticceria.
Tradizionalità
Il noce è una pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell’ Asia sud-occidentale, dove cresce spontanea. Diffusasi anche nelle zone temperate di Europa e Stati Uniti d’America è apprezzata sia per la produzione del frutto, molto usato in cucina, sia per quella di legname pregiato. La noce è tradizionalmente simbolo di fortuna ed i Romani, durante le cerimonie nuziali, erano soliti lanciarle sugli sposi come oggi si usa fare col riso. Nella zona del feltrino la produzione di noci ha sempre rivestito un ruolo secondario nell’economia domestica, ma mai trascurabile, legata soprattutto alle peculiarità del prodotto locale che è apprezzato e rinomato. Tradizionalmente era abitudine degli agricoltori di queste zone mettere a dimora una pianta di noce vicino a casa, in genere nei pressi della concimaia, molto ricca di sostanza organica. Un’antica usanza tipica delle famiglie contadine del bellunese, ancora viva nella memoria, era di piantare un noce per ogni femmina che nasceva come buon auspicio e simbolo di fecondità.ra le tradizioni e il patrimonio culturale delle comunità montane del Veneto.
Territorio di produzione: Provincia di Belluno, in particolare i comuni di Feltre e di Cesiomaggiore; nel Sovramontino e nel comune di Pedavena; la Val Belluna bassa (comuni di S. Giustina, Rasai, Seren del Grappa, Lamon, Trichiana, Lentiai, Mel) e in parte di quella alta (comuni di Belluno, Sedico, Sospirolo, S. Gregorio nelle Alpi)
Montemagro PAT Veneto
Caciotta di Asiago PAT Veneto
La caciotta è un prodotto tipico delle malghe dell’altopiano di Asiago, confezionato da secoli dai malgari della zona. Grazie a semplici operazioni di caseificazione si ottiene un formaggio gustoso, di conservazione semplice, anche se non prolungata, che fa parte della tradizione alimentare della zona per la sua praticità e facilità di consumo.
Coppa di maiale PAT Veneto
La coppa di maiale, localmente chiamata “osocol”, è uno dei più pregiati prodotti del maiale assieme al prosciutto e allo schienale. Già nel 1632 il canonico Giovanbattista Barpo menziona il confezionamento di “prosciutti e soppressate”, tra le quali l’osocol, nel suo volume “Le delizie dell’Agricoltura e della Villa”.