Mostaccioli PAT Umbria

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Umbria

Biscotti di mosto

Biscotti secchi al mosto, a forma di piccole ciambelle o di filette schiacciate.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Variante a)

Ingredienti:

  • farina di grano tenero
  • mosto bianco
  • zucchero
  • semi di anice.

Lavorazione: Si impastano (a mano o con l’impastatrice) tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo. Si formano delle piccole ciambelle (o filette schiacciate); si lasciano lievitare sulla teglia da forno per circa 2 ore. Cuocere in forno per circa 30 minuti.

Variante b)

Ingredienti:

  • farina di grano tenero
  • zucchero
  • mosto bianco
  • semi di anice
  • uvetta
  • olio di oliva
  • lievito di birra
  • buccia d’arancio a dadini.

Lavorazione: Si impastano (a mano o con l’impastatrice) farina, mosto e lievito di birra. Si aggiungono all’impasto tutti gli altri ingredienti, si formano delle piccole ciambelle (o filette schiacciate); si lasciano lievitare sulla teglia da forno per circa 2 ore. Si cuociono in forno per circa 30 minuti.

Conservazione: il prodotto fresco va conservato ad una temperatura di circa 6°/8° C per 2/3 giorni al massimo.

Tradizionalità

Referenze bibliografiche

  • CASAGRANDE Giovanna, Gola e Preghiera nella clausura dell’ultimo ‘500, Edizioni dell’Arquata, 1989;
  • MENICHETTI P.L., MENICHETTI PANFILI L., Vecchia cucina eugubina, Ikuvium Ed., I edizione, 1976;
  • Regione dell’Umbria – Assessorato Agricoltura e Foreste, Caccia e Pesca, Umbria, sapori e saperi, 1999.

Ricorrenze: Ottobre-novembre: periodo di produzione del mosto

Territorio interessato alla produzione: Regione Umbria

Pan nociato PAT Umbria

La ricetta, molto vicina a quella ancora in uso, compare nell’Annuario di Todi del 1927, come testimonia il testo di Remo Coppini, Umbria a tavola, Edizioni Guerra, Perugia 1983. Il pane condito con formaggio è un’eredità del mondo classico: infatti lo nomina già Sofrone, patriarca di Gerusalemme nel VI secolo, nella tarda latinità, quando invita…
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