
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana
I Mignecci sono focaccine di formentone (granturco) con spessore di circa 2-3 mm e diametro di circa 20 cm. Il colore è il giallo oro con screziature più scure dovute alla cottura nei testi di ferro (detti “cotte”). L’impasto è ottenuto unendo farina di granturco otto file, acqua e sale. Accompagnano la Minestrella di Gallicano come uno dei componenti di base. Possono essere degustati da soli, ma in tal caso nell’impasto vengono aggiunti cicciori di maiale o fette sottili di salsiccia.

In idoneo contenitore si forma un impasto di buona consistenza formato da farina di granturco, acqua e sale. Si pongono tre cucchiai di tale impasto su testi caldi, preventivamente unti con cotenna di maiale od olio di oliva, si schiaccia fino ad ottenere la distribuzione omogenea dell’impasto sul testo inferiore. Si girano i testi alcune volte e dopo 10 minuti il migneccio è pronto.
Tradizionalità
Notizie bibliografiche sui Mignecci ci pervengono dalla biografia dello scultore Guido Cheli, nativo di Gallicano, scritta dal conterraneo Arrigo Giannini, che descrive alcuni quadretti di vita quotidiana del paese di Gallicano alla fine del 1800. Il Giannini chiama i mignecci “fogacce di granturco” ed erano uno dei componenti della minestrella di erbi di Gallicano.
Produzione: I mignecci vengono tradizionalmente preparati in casa per accompagnare la minestrella o pietanze a base di sughi e in occasione di sagre e feste paesane. Il prodotto non viene venduto, pertanto non è stimabile la quantità prodotta annualmente. L’associazione “Buffardello team” sta lavorando a livello locale per il recupero di questo prodotto.
Territorio di produzione
Si producono a Gallicano, in Garfagnana.

Mela roggiola PAT Toscana
Mela di dimensioni medio-piccole di colore marrone-ruggine, buccia ruvida. La polpa è di consistenza dura e rimane tale anche con il proseguire della maturazione. Si conserva facilmente per lungo tempo. Non vi sono colture intensive, si trova sparsa o in colture promiscue o lungo i margini delle strade spesso come pianta isolata.

Ricotta di pecora massese PAT Toscana
La ricotta di pecora massese ha consistenza molle, colore bianco e sapore delicato. Viene confezionata in vaschette da 300 gr. La ricotta si ricava facendo bollire il siero di latte che rimane dopo la separazione della cagliata insieme a latte fresco e sale. L’aggregazione che si forma in superficie viene cimata e posta a sgocciolare…

Rapo del Valdarno PAT Toscana
Ortiva tipica della cucina invernale, si consuma abbinata al maiale o alle preparazioni in umido dopo averla lessata. Seminato a spaglio a luglio o a settembre dopo il grano, nei primi mesi produce broccoletti, poi le piante vengono a poco a poco diradate fino a lasciarne una ogni metro, affinché possano formare una bella infiorescenza….