Mela rosa del Casentino PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Mela di montagna – Mela del Casentino

La mela rosa del Casentino ha forma sferica molto schiacciata, con pezzatura media. La buccia è di colore verde con striature rosa, tendenti al rossastro, molto profumata; la polpa è molto dura e dal sapore aromatico. La mela rosa è una antica varietà del Casentino che ormai non viene più coltivata, si trova nei terreni abbandonati o in qualche podere, ma solo in piante sparse. Il frutto matura fra la fine di ottobre e i primi di novembre e si conserva per tutto l’inverno.La zona più adatta per la melicoltura in Casentino è Montemignaio dove si possono trovare piante di mele alte anche 10/15 metri e di 50-70 anni capaci di produrre molto. Tali alberi si possono trovare addirittura all’interno dei boschi.

Tradizionalità

Con il nome di Rosa sono diffuse in diverse parti d’Italia alcune cultivar di melo che hanno in comune una colorazione di fondo verde-giallo e una sfumatura rossa intensa e brillante sul lato esposto al sole. Secondo il prof. Breviglieri nel 1929 la cultivar Rosa rappresentava il 15% della produzione di mele in provincia di Arezzo. Branzanti e Sansavini elencano tra le cultivar coltivate in Toscana nel 1964 la Rosa mantovana. La Rosa qui descritta corrisponde per molte caratteristiche alla Rosa marchigiana.
La varietà “rosa” è particolare per la ricchezza del gusto e la lunga resistenza. Essendo una cultivar di origine locale ha una forte adattabilità al clima di montagna nell’ambito del quale è tradizionalmente inserita.
Della valorizzazione di questa varietà, inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04), si sta occupando la Comunità Montana del Casentino, zona G.

Produzione: La mela rosa del Casentino è una vecchia varietà coltivata in orti e giardini privati per consumo familiare, non entra nei normali canali commerciali e non è possibile stimare la quantità prodotta. All’interno di aziende agricole sul territorio si sta cercando di riprodurre marze con tecniche moderne per incentivare la coltivazione ed il commercio futuro di questa mela. Attualmente si trova con difficoltà sui mercati, in passato da Villa di Castel Castagnaio veniva portata al mercato di Stia.

Territorio interessato alla produzione:

Alto Casentino, comuni di Montemignaio, Poppi, Castel San Niccolò, in provincia di Arezzo.

Fagiolo romano PAT Toscana

Fagiolo piccolo di forma irregolare e lievemente tondeggiante con buccia sottile. Si semina a fine aprile; la pianta è ad accrescimento semideterminato-indeterminato, con fiori bianchi e molto sensibile alla ruggine; risente delle alte temperature in fase di allegagione. Non richiede terreni fertili, la sua produttività è media, la produzione avviene in 4-5 palchi.

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Spuma di gota di maiale di San Miniato PAT Toscana

Ha aspetto simile a quello di un paté, consistenza morbida e spugnosa, colore rosato che in superfice tende a passare al marroncino. La parte della guancia prescelta viene salata e aromatizzata con pepe e aglio, quindi lasciata riposare in frigorifero per una settimana e fatta stagionare in cantina per almeno 150 giorni. Terminata la stagionatura,…

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Cocomero della Val di Cornia PAT

Il cocomero della Val di Cornia ha forma ellissoidale; esternamente presenta un colore verde scuro con striature verde chiaro. Ha sapore molto zuccherino e la polpa è succosa e croccante. Le pezzature vanno da 6 fino a 25 kg. Si produce da giugno a settembre.

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