
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Bevanda idroalcolica ottenuta partendo da uve locali a bacca bianca, del tipo “Agostinella” ma anche Malvasia di Candia e Moscato di Baselice raccolte a maturità molto avanzata, lasciando fermentare il mosto previa concentrazione di una parte di quest’ultimo; la gradazione alcolica è normalmente compresa fra i 22 ed i 26 gradi alcolici e 10 – 15° di zucchero; il colore è ambrato caruico, consistenza liquorosa, profumi intensi e persistentidi frutta secca, albicocca ed ananas.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura
Bevanda idroalcolica ottenuta partendo da uve locali a bacca bianca, del tipo “Agostinella” ma anche Malvasia di Candia e Moscato di Baselice raccolte a maturità molto avanzata, concentrando, per bollitura, una rilevante parte del mosto ottenuto nelle consuete modalità, fino a quando la massa del mosto concentrato risulta essere diminuita di almeno un terzo di quella iniziale, la massa evaporata viene rimpiazzata dopo un periodo di raffreddamento da mosto normalmente fermentato. Durante la bollitura, che dura circa 8-10 ore in caldaie aperte, tradizionalmente di rame, viene allontanata la schiuma che si forma per mantenere limpido il mosto. Il composto viene direttamente posto in botti di rovere o castagno appositamente dedicate a tale produzione, di dimensioni fra i 50 ed i 100 litri, e lasciata fermentare per 40 giorni rabboccando la botte con altro mosto in fermentazione, tenuto da parte in altro recipiente. Dopo i quaranta giorni si rabbocca completamente e si tappa con un sughero sigillato con mastice. la botte viene posta in cantina, ermeticamente chiusa, per tre anni. dopo i tre anni la botte risulta piena per metà; il prodotto viene quindi imbottigliato. Le cantine di produzione sono quelle tradizionali di Guardia Sanframondi, scavate nel sottosuolo calcareo con temperature ed umidità costanti nell’arco dell’anno.
Territorio di produzione
Guardia Sanframondi (BN)
Uva coda di volpe rossa PAT Campania

Il suo nome deriva dal latino “Cauda Vulpium”, per la caratteristica forma del grappolo lunga, affusolata e compatta che ricorda appunto la coda della volpe. La storia è particolarmente affascinante se si considerano oltre all’antichità che ne contraddistingue le origini anche i numerosi casi di sinonimia e omonimia segnalati da numerosi studiosi. Il primo a…
Noce di Sorrento PAT Campania

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