Issopo, Hyssopus officinalis L.

NOME COMUNE: Issopo

NOME BOTANICO: Hyssopus officinalis L.

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Pianta suffruttrice, cespugliosa, sempreverde, con fusti eretti ramificati.

Le foglie, prive di picciolo, possono essere glabre o pubescenti, sono opposte, piccole e lanceolate.

Ha radice fascicolata. I fiori sono riuniti in spicastri apicali e, a seconda dei tipi, possono essere viola, bianco-rosei, blu o rosati. L’Issopo fiorisce da giugno ad agosto.
Il frutto è un tetrachenio.
è una pianta millifera, interessante per l’abbondante produzione di nettare molto aromatico.

Sono presenti diverse varietà che differiscono tra loro per il colore dei fiori:

  • Hyssopus officinalis var. alba, a fiori bianchi
  • Hyssopus officinalis var. rosea, a fiori rosa
  • Hyssopus officinalis var. rubia, a fiori rosso-violetto.

STORIA E CURIOSITÀ:

Pianta citata nella Bibbia: “..Purificami con l’Issopo e sarò mondo, lavami e sarò più bianco della neve“. Tuttavia non tutti gli autori concordano con la corrispondenza di tale specie menzionata, all’ Hyssopus officinalis.

Tuttavia, l’Issopo gode di una reputazione molto antica, in quanto veniva usato per purificare i luoghi sacri, oltre che come erba aspersoria. Nei secoli passati l’Issopo, oltre ad essere utilizzato come pianta medicinale, veniva utilizzato per ottenere una polvere profumata da mettere nella biancheria. In Persia l’acqua distillata, ottenuta dalla pianta, viene usata come cosmetico, in quanto ha la fama di rendere lucente la pelle.

CLIMA E TERRENO:

L’Issopo è una pianta che preferisce terreni calcarei, asciutti e ben esposti al sole; tuttavia si adatta bene anche ad altri terreni, sopportando la siccità e le basse temperature.

IMPIANTO E PROPAGAZIONE:

L’impianto può essere ottenuto per divisione del cespo di piante madri, con talee radicate, oppure per seme, preparando le piantine in semenzaio durante l’inverno, in modo da poter effettuare l’impianto in campo all’inizio della primavera (maggio).

In quest’ultimo caso, non sempre si ottengono rese soddisfacenti, a causa della disomogeneità della coltura.

Se si realizza l’impianto con la divisioni del cespo, il trapianto può essere effettuato in marzo-aprile, mentre, se si utilizzano le talee, queste vengono poste in dimora dopo il radicamento e il trapianto è consigliabile effettuarlo a fine estate.

Questa modalità è preferibile, poichè evita che le piantine, in fase di attecchimento, subiscano danni a causa di andamenti climatici siccitosi.

Problemi di questo tipo, non si verificano più in seguito all’attecchimento, in quanto, come detto precedentemente, l’Issopo è una pianta in grado di resistere a eventuali periodi di siccità.

DURATA DELLA COLTURA:

La durata della coltura è da 5 agli 8 anni, a seconda del terreno, dell’ambiente in cui vegeta e della frequenza e severità degli sfalci.

CURE COLTURALI:

Nel corso della coltura sono necessarie frequenti sarchiature, per il controllo delle infestanti.
La coltura è poco esigente in fatto di fertilità del terreno, quindi è necessario intervenire con leggere concimazioni.

RACCOLTA:

La raccolta si effettua in estate, in piena fioritura (giugno-luglio). In genere è’ meccanizzata attraverso l’uso di falciatrici.

Lo sfalcio, non deve essere troppo basso in quanto è necessario mantenere integra la parte basale lignificata, per il successivo ricaccio.

Nel primo anno si esegue un unico taglio. Dai successivi, è possibile avere una seconda fioritura a fine dell’estate e pertanto è possibile effettuare un secondo sfalcio autunnale (ottobre), ottenendo quindi due raccolti.

La resa di prodotto fresco è intorno alle 3-4 t/ha al primo anno.

Negli anni successivi si possono avere in media rese di 8-10 t/ha come totale dei due sfalci.

SEMINA: GENNAIO FEBBRAIO DICEMBRE

TEMPO BALSAMICO: GIUGNO LUGLIO

PARTE DELLA PIANTA UTILIZZATA:

Foglie e sommità fiorite

PROPRIETÀ ED IMPIEGO:

L’Issopo manifesta spiccate proprietà espettoranti, attribuibili alla presenza delle saponine, ma anche antisettiche e stimolanti, per la presenza dell’olio essenziale.

Preparati a base di Issopo, vengono infatti utilizzati nel trattamento delle forme catarrali dell’apparato respiratorio e nelle forme da raffreddamento.

L’olio essenziale, stimola la fluidificazione delle secrezioni e per l’azione stimolante, ne facilita l’espulsione.

Bisogna però fare attenzione all’utilizzo dell’olio essenziale da solo, poichè è stato segnalato neurotossico a dosi elevate.

E’ meglio utilizzare preparazioni ottenute dall’intera pianta, dove la concentrazione dell’olio essenziale, risulta più bassa.

L’Issopo manifesta anche proprietà digestive, carminative e tonico-stimolanti, per questo utilizzato nella preparazione di liquori e aperitivi.
E’ classificata anche come una pianta vulneraria, perciò a livello topico viene utilizzata per detergere ferite, ulcere e ustioni.
Spesso viene utilizzata anche in bagni tonicizzanti

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