Il futuro della politica agricola comune PAC

Le proposte della Commissione europea daranno nuovo impulso alla politica agricola comune, offrendo un maggiore sostegno agli agricoltori e alle zone rurali negli anni a venire Le proposte della Commissione europea per il futuro della PAC hanno come obiettivo quello di permettere alla politica agricola dell’UE di affrontare più efficacemente le sfide attuali e future, continuando nel contempo a sostenere le esigenze degli agricoltori europei. Con una politica più intuitiva e innovativa, la Commissione vuole far sì che la PAC continui a fornire un forte sostegno all’agricoltura europea, facendo prosperare le zone rurali e favorendo la produzione di alimenti di qualità per gli anni a venire.

Le proposte della Commissione

La Commissione europea ha presentato una serie di proposte legislative sulla politica agricola comune (PAC) per il periodo 2021-2017 Le proposte intendono garantire che la PAC possa continuare a fornire un forte sostegno all’agricoltura europea, favorendo la prosperità delle zone rurali e la produzione di alimenti di alta qualità. Inoltre, le proposte consentiranno alla PAC di dare un contributo significativo al Green Deal europeo, soprattutto per quanto riguarda la strategia “Dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità.

Le proposte della Commissione si concentrano in particolare sui seguenti aspetti: 

  • garantire un trattamento equo e un futuro economico stabile agli agricoltori
  • fissare ambizioni più elevate per l’azione a favore dell’ambiente e del clima
  • salvaguardare la posizione degli agricoltori al centro della società europea.

Per poter conseguire questi obiettivi generali, la Commissione ha fissato nove obiettivi specifici:

Garantire un reddito equo agli agricoltoriCombattere i cambiamenti climaticiSostenere il ricambio generazionale
Aumentare la competitivitàTutelare l’ambienteSviluppare aree rurali dinamiche
Riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentareSalvaguardare il paesaggio e la biodiversitàProteggere la qualità dell’alimentazione e della salute.

Analisi degli obiettivi politici

La Commissione ha elaborato una serie di note informative sui nove obiettivi specifici della futura PAC che illustrano i principali aspetti e l’importanza strategica di ciascun obiettivo.

Informazioni correlate

Proposte legislative, schede informative e valutazioni d’impatto

Comunicazione della Commissione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”

Il processo legislativo dell’UE

Una politica più equa grazie a un sostegno più mirato

Per garantire stabilità e prevedibilità, il sostegno al reddito rimarrà un elemento essenziale della PAC. Parte del sostegno, vale a dire i pagamenti di base, continueranno ad essere in funzione delle dimensioni in ettari dell’azienda agricola. Tuttavia, la futura PAC deve dare la precedenza alle piccole e medie aziende e incoraggiare i giovani agricoltori ad avviare una propria attività.

Per questo motivo la Commissione propone ai paesi dell’UE di:

  • aumentare il livello di sostegno per ettaro per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni
  • ridurre l’importo superiore a 60 000 euro dei pagamenti diretti da concedere alle singole azienda, limitando i pagamenti a 100 000 euro per azienda, al fine di garantire una distribuzione più equa dei pagamenti
  • destinare almeno il 2% delle dotazioni per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, da integrare con un sostegno finanziario per lo sviluppo rurale e con misure per agevolare l’accesso alla terra e i trasferimenti di terreni
  • garantire che il sostegno al reddito sia riservato soltanto agli agricoltori veri e propri.

Ambizioni ambientali più elevate

Gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia dei paesaggi e della biodiversità. La Commissione europea intende agevolare questo ruolo garantendo che la PAC possa:

  • contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile
  • promuovere lo sviluppo sostenibile e la gestione efficiente delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria
  • contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

Una nuova architettura verde

Le proposte della Commissione definiscono una nuova architettura verde per la PAC, che prevede requisiti obbligatori più stringenti e maggiori opportunità di finanziamento per l’agricoltura ecocompatibile. Tra le misure previste figurano:

  • la preservazione dei suoli attraverso l’esigenza di proteggere le zone umide ricche di carbonio e di praticare la rotazione delle colture
  • uno strumento obbligatorio di gestione dei nutrienti inteso ad aiutare gli agricoltori a migliorare la qualità dell’acqua e a ridurre i livelli di ammoniaca e di protossido di azoto nelle loro aziende
  • un nuovo flusso di finanziamenti provenienti dal bilancio per i pagamenti diretti della PAC per i “regimi ecologici”, che incentiverà gli agricoltori ad adottare pratiche agricole benefiche per il clima, la biodiversità e l’ambiente.

Attraverso tali misure, la PAC intende porre l’agricoltura al centro del Green Deal europeo, nonché delle ambiziose strategie dell’UE sulla biodiversità.

Gli agricoltori al centro della società europea

Gli agricoltori sono al centro delle comunità rurali dell’Europa poiché forniscono beni pubblici essenziali. La futura PAC propone di sviluppare, sostenere e investire nelle nostre comunità rurali:

  • aiutando le nuove generazioni di agricoltori ad accedere alla professione, specie incoraggiando il trasferimento delle conoscenze da una generazione all’altra e migliorando l’accesso dei giovani agricoltori alla terra
  • promuovendo l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile
  • migliorando la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, tra cui la disponibilità di alimenti sani, nutrienti e sostenibili, la riduzione degli sprechi alimentari e il benessere degli animali
  • fornendo un sostegno costante alle comunità rurali attraverso l’iniziativa “comuni intelligenti” e le attività di sviluppo locale di tipo partecipativo nell’ambito del programma LEADER.

Un nuovo metodo di lavoro

La Commissione europea propone di semplificare e modernizzare il funzionamento della PAC, spostando l’accento dall’osservanza delle norme verso i risultati e l’efficacia.

Un quadro aggiornato a livello dell’UE

Il quadro della politica si baserà su nove obiettivi specifici, incentrati sugli obiettivi sociali, economici e ambientali della PAC. Per conseguire questi obiettivi, la Commissione fornirà un insieme di misure strategiche di ampio respiro, che i paesi dell’UE possono adattare in funzione delle proprie esigenze e capacità. La Commissione fornirà inoltre una serie comune di indicatori per misurare i risultati nell’ambito di un nuovo quadro di monitoraggio e valutazione delle prestazioni, che sarà utilizzato per valutare i progressi compiuti dai paesi dell’UE nel conseguire gli obiettivi della PAC.

Piani strategici della PAC

Ciascun paese dell’UE elaborerà il proprio piano strategico, indicando in che modo orienterà i finanziamenti della PAC verso obiettivi specifici e in che modo tali traguardi contribuiranno agli obiettivi generali dell’UE. Nell’elaborare il proprio piano, ciascun paese si metterà in contatto con la Commissione, consulterà esperti e operatori del settore e intraprenderà un’approfondita analisi SWOT (punti di forza, debolezze, opportunità e rischi) delle proprie esigenze specifiche. Tutti i piani strategici saranno sottoposti alla valutazione e all’approvazione della Commissione europea prima di poter passare alla fase esecutiva. Inoltre, i paesi dell’UE presenteranno una relazione annuale per illustrare i progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi fissati.

Vantaggi del nuovo metodo di lavoro

Un modello di attuazione più efficace

Il nuovo approccio combina una pianificazione dettagliata e obiettivi chiari con misure realizzabili e un monitoraggio globale per far sì che i risulti possano essere conseguiti.

Maggiore flessibilità

Nella futura PAC i paesi dell’UE godranno di una maggiore libertà e potranno definire le regole e i finanziamenti in funzione delle esigenze degli agricoltori e delle comunità rurali, purché siano in linea con le norme e gli obiettivi dell’UE.

Amministrazione più snella

I paesi presentano un solo piano strategico, comprendente il sostegno al reddito, le strategie settoriali e lo sviluppo rurale, per consentire un’esecuzione più agevole e meno gravosa sul piano amministrativo.

Maggiore tutela dell’ambiente

Nel presentare i loro piani strategici i paesi saranno tenuti a dimostrare una maggiore ambizione sul fronte della tutela dell’ambientale, rispetto a quella attuale. Il nuovo metodo di lavoro consentirà ai paesi di trasformare le norme e gli obiettivi a livello dell’UE in azioni adatte alle realtà locali.

Obiettivi specifici della PAC per paese

Promuovere l’innovazione

La conoscenza e l’innovazione sono essenziali per un settore agricolo intelligente, resiliente e sostenibile. La futura PAC incoraggerà maggiori investimenti nella ricerca e innovazione e consentirà agli agricoltori e alle comunità rurali di beneficiarne. Pertanto è fondamentale costruire sistemi di conoscenza e innovazione in campo agricolo (Agricultural Knowledge and Innovation Systems – AKIS) più efficaci per favorire l’avvio e lo sviluppo di progetti innovativi, divulgarne i risultati e utilizzarli nel modo più ampio possibile. Includere le strategie nazionali per tali sistemi nei piani strategici della PAC incentiverà la strutturazione e l’organizzazione dell’ecosistema nazionale in materia di innovazione. Garantire il buon funzionamento dei sistemi AKIS in tutta l’UE consente di evitare la duplicazione degli sforzi, risparmiare sui costi, aumentare l’impatto dei finanziamenti europei e nazionali/regionali e accelerare l’innovazione.

Strategie AKIS efficaci si articolano in 4 filoni principali:

  1. migliorare i flussi di conoscenza e rafforzare i legami tra ricerca e pratica
  2. rafforzare tutti i servizi di consulenza agricola e favorirne l’interconnessione nell’ambito degli AKIS
  3. rafforzare l’innovazione interattiva intersettoriale e transfrontaliera
  4. sostenere la transizione digitale nel settore agricolo.

La Commissione europea ha proposto di destinare 10 miliardi di euro del programma Orizzonte Europa alla ricerca e all’innovazione nei settori dell’alimentazione, dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia. Il partenariato europeo per l’innovazione in agricoltura (PEI-AGRI) continuerà a mettere in comune fonti di finanziamento nell’ambito del programma Orizzonte Europa e dello sviluppo rurale per promuovere un’agricoltura e una silvicoltura competitive e sostenibili.

Un bilancio forte

Nel luglio 2020 il Consiglio europeo ha formulato conclusioni sulle proposte della Commissione relative un bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, che saranno ora presentate al Parlamento europeo. Sulla base di queste conclusioni, la futura PAC sarà sostenuta da finanziamenti solidi. Sulla base delle conclusioni del Consiglio europeo del luglio 2020, il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) della PAC avrà una dotazione di 291,1 miliardi di euro (a prezzi correnti), mentre il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), comprendente i finanziamenti dello strumento “Next Generation EU” ammonterà a 95,5 miliardi di euro.

Fino a 8 miliardi di euroda Next Generation EU

Lo strumento Next Generation EU andrà ad aumentare il bilancio del FEASR di 8 miliardi di euro per aiutare le zone rurali a realizzare i cambiamenti strutturali necessari per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo e della transizione digitale. Possibilità di trasferire fino al 25%dal sostegno al reddito allo sviluppo rurale Per consentire ai paesi dell’UE di adattare meglio le loro politiche alle priorità del settore agricolo, questi avranno la possibilità di trasferire fino al 25% delle dotazioni della PAC dal sostegno al reddito allo sviluppo rurale. I paesi dell’UE possono applicare flessibilità aggiuntive per scopi specifici, ad esempio per sostenere gli obiettivi in materia di ambiente e clima o i giovani agricoltori, oppure se beneficiano di pagamenti diretti inferiori alla media.

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