
La prima avanguardia italiana Il Futurismo
Nascita del Futurismo: Il Futurismo è il primo movimento d’avanguardia nato in Italia. Fu fondato da Filippo Tommaso Marinetti con la pubblicazione del Manifesto del Futurismo sul “Figaro” di Parigi.
Il movimento, che coinvolge la letteratura, le arti visive, la musica e il teatro, celebra la modernità, il dinamismo, la velocità, la macchina e la guerra come rigenerazione del mondo. In ambito figurativo, il Futurismo si afferma a partire dal 1910 con il Manifesto dei pittori futuristi firmato da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini. Le opere più rappresentative di questo movimento mostrano un forte desiderio di rompere con il passato, abbandonando la prospettiva tradizionale per esprimere il movimento attraverso la scomposizione della forma, la moltiplicazione dei piani, la simultaneità delle azioni.
Boccioni Umberto
Tra le opere chiave, spicca “La città che sale” di Umberto Boccioni (1910-1911), un grande quadro che rappresenta un cantiere urbano in fermento: uomini e cavalli sembrano fondersi in una danza di energia e fatica, simbolo di una metropoli in crescita, travolgente, piena di forza vitale. Boccioni sviluppa il suo linguaggio anche in scultura, realizzando l’iconico “Forme uniche della continuità nello spazio” (1913), una figura umana che si proietta nello spazio con volumi fluidi, quasi aerodinamici, come un corpo che attraversa il tempo a velocità futuristica.


È forse l’immagine più conosciuta del Futurismo, al punto da essere diventata un simbolo della modernità stessa. Sempre Boccioni, con “Dinamismo di un ciclista” e “Elasticità”, esplora il concetto del corpo in movimento come parte del paesaggio urbano e industriale.


Giacomo Balla
Giacomo Balla, invece, porta avanti una riflessione più analitica sul movimento e la luce. Opere come “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (1912) mostrano la scomposizione del moto attraverso ripetizioni ritmiche, come nelle fotografie cronofotografiche di Étienne-Jules Marey.

In “Velocità astratta + rumore” e nei suoi studi sulla velocità dei veicoli, Balla traduce le sensazioni dinamiche in linee astratte, direzionali, colorate, dove il soggetto diventa un flusso.

Con “Lampada ad arco” (1909-1911), celebra anche la luce elettrica come simbolo della nuova era tecnologica.


Gino Severini
Gino Severini, pittore cosmopolita e teorico del Futurismo, realizza opere in cui il dinamismo si fonde con un gusto decorativo più raffinato e sintetico. In “Ballerina blu” o “La Danse du Pan Pan au Monico”, Severini esprime il ritmo moderno della vita notturna parigina, fondendo movimento, musica e sensualità in un vortice di forme colorate e spezzate.


Carlo Carrà
Carlo Carrà, con “La galleria di Milano” e “Funerali dell’anarchico Galli”, interpreta il Futurismo con un’impronta più espressionista e drammatica. In quest’ultima opera, Carrà trasforma un fatto di cronaca in una composizione visionaria, dove la folla in tumulto e la tensione sociale diventano immagini potenti del conflitto moderno.


Russolo, oltre ad essere pittore, è l’autore del Manifesto dell’arte dei rumori e sperimenta con strumenti meccanici detti “intonarumori”, aprendo la strada a una nuova estetica del suono.
Nel complesso, le opere principali del Futurismo sono esperimenti coraggiosi e innovativi, che tentano di tradurre sulla tela l’energia, la velocità, il fragore e l’ebbrezza del mondo contemporaneo. Con queste creazioni, i futuristi hanno anticipato molte delle ricerche delle avanguardie europee successive, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte del XX secolo.
I protagonisti delle arti visive
- I pittori futuristi: Balla, Boccioni, Carrà, Severini, Russolo.
- Manifesti dell’arte futurista: Dopo il manifesto letterario di Marinetti, nel 1910 vengono pubblicati il Manifesto tecnico della pittura futurista e Il manifesto dei pittori futuristi.
Umberto Boccioni (1882–1916)
Nasce a Reggio Calabria, si forma tra Roma e Milano. Partecipa attivamente ai manifesti del Futurismo. Muore giovanissimo durante la Prima guerra mondiale.
Stile e innovazioni
- Cerca di rendere il movimento nella pittura e nella scultura.
- Introduce il concetto di “forme uniche nella continuità dello spazio”.
- Abbandona la rappresentazione statica per dinamismo e simultaneità.
Opere principali
- La città che sale (1910): rappresentazione energica e caotica di una città moderna in espansione.
- Elasticità (1912): il dinamismo del corpo del cavallo che si fonde con lo spazio circostante.
- Forme uniche della continuità nello spazio (1913): scultura simbolo del Futurismo, una figura che si proietta nel futuro come una macchina.
Giacomo Balla (1871–1958)
Biografia sintetica
- Nato a Torino, attivo tra Roma e Parigi.
- Maestro per molti giovani futuristi, tra cui Boccioni.
- Si dedicò anche al design, alla moda e all’arte applicata.
Stile e ricerca
- Esplora la dinamica del movimento e della luce.
- Analizza la scomposizione della luce e il movimento come sequenza visiva.
- Le sue opere diventano sempre più astratte, decorative e piene di energia.
Opere principali
- Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912): sequenza di zampe e guinzaglio in movimento, ispirata alla fotografia cronofotografica.
- Velocità astratta + rumore (1913–14): esplosione visiva di linee e colori che comunicano rumore e rapidità.
- Linee-forza del pugno di Boccioni: studio del movimento e dell’energia emanata da un gesto.
Le caratteristiche dell’arte futurista
- Dinamismo: tutto è in movimento, non esiste l’immobilità.
- Simultaneità: rappresentare più momenti nello stesso spazio.
- Linee-forza: linee diagonali e curve che comunicano direzione ed energia.
- Colori accesi: colori primari e complementari, spesso accostati con forti contrasti.
- Astrazione crescente: via via che il movimento si evolve, le forme si dissolvono nella velocità.
Eredità del Futurismo
Ha influenzato l’arte astratta, il design, il cinema e la pubblicità. Alcuni suoi membri, tra cui Marinetti, si avvicinarono al fascismo negli anni ’20, ma l’eredità artistica rimane autonoma e fortemente innovativa. L’arte futurista anticipa molti temi del XX secolo: l’urbanizzazione, la tecnologia, il ritmo della vita moderna.

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Filippino Lippi Ascensione della Vergine nella Cappella Carafa

Chagall Marc
Marc Chagall (1887-1985) è stato un pittore bielorusso naturalizzato francese, tra i più celebri artisti del XX secolo. Il suo stile onirico e fiabesco, caratterizzato da colori vivaci e figure sospese nel tempo e nello spazio, lo ha reso una delle personalità più originali dell’arte moderna.