Goji, Lycium barbarum

NOME BOTANICO: Lycium barbarum

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Arbusto perenne, rustico, originario delle regioni himalayane dell’Asia, con una crescita piuttosto vigorosa. Raggiunge circa due metri di altezza e ha foglie caduche lanceolate di colore variabile dal verde brillante al grigiastro. La pianta è autofertile e ha dei fiori viola chiaro con pistilli bianchi. Dai fiori si sviluppano piccoli frutti rossi di forma ovale che raggiungono la piena maturazione alla fine dell’estate.

Il Lycium barbarum fiorisce tra Giugno e Agosto e i semi maturano tra Agosto e Ottobre.

Una pianta di media grandezza, con apparato radicale consolidato, è in grado di produrre diversi chilogrammi di frutti. Produttività e qualità delle bacche sono molto variabili a seconda dell’ambiente di coltivazione. Dopo essere state raccolte, le bacche vengono fatte essiccare al sole.

STORIA E CURIOSITÀ:

La leggenda racconta che nel VII secolo d.C. sulle montagne dell’Himalaya, attorno ad un pozzo in un tempio buddista vi erano delle piante le cui bacche mature non consumate, vi cadevano dentro.
I Monaci che quotidianamente bevevano l’acqua del pozzo vivevano in ottima salute e molto a lungo.

CLIMA E TERRENO:

Il Goji è una pianta piuttosto rustica, infatti resiste a geli intensi, terreni salini e a periodi siccitosi.

Predilige posizioni soleggiate e terreni di medio impasto, ben drenati e tendenzialmente acidi.

Tollerando anche terreni più basici, al termine dell’inverno, una concimazione organica con un prodotto maturo è utile per il futuro sviluppo.

Impianto e Propagazione:

La pianta può essere propagata per seme oppure per talea.
Per quanto riguarda la riproduzione per seme non si hanno molti problemi, infatti i semi hanno alta germinabilità e germinano in circa dieci giorni.
C’è però da considerare il fatto che dalla semina devono passare dai tre ai cinque anni prima di ottenere piante produttive.
Nel caso delle talee invece è sufficiente tagliare delle talee semi-legnose di 5-10 cm di lunghezza a Luglio-Agosto.
La densità di impianto di Lycium barbarum è di circa una pianta per m².

Durata della coltura:

La pianta di Goji inizia ad essere produttiva circa dal terzo anno in poi e la coltivazione può durare molti anni.

Cure colturali:

Il Goji fruttifica sui rami giovani e dunque, nel periodo invernale, è opportuno procedere al taglio di quelli più vecchi a favore delle nuove cacciate.
In primavera, a causa di particolari condizioni atmosferiche, potrebbero verificarsi degli attacchi di afidi o acari, ma raramente tali da causare seri danni alla pianta.
Come per tutte le piante, le innaffiature vanno curate con attenzione nei primi periodi dall’impianto.
Quando la pianta è affrancata (emissione delle radici), invece, si interviene con irrigazioni di soccorso, solo se è necessario, al momento dell’ingrossamento dei frutti oppure solo in periodi di marcata siccità.

RACCOLTA:

Vengono raccolte le bacche.
Il Lycium barbarum fiorisce tra Giugno e Agosto e i semi maturano tra Agosto e Ottobre.
Una pianta di media grandezza, con apparato radicale consolidato, è in grado di produrre diversi chilogrammi di frutti.
Produttività e qualità delle bacche sono molto variabili a seconda dell’ambiente di coltivazione.

SEMINA: MARZO APRILE

TEMPO BALSAMICO: LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE

PARTE UTILIZZATA:

Frutti (bacche rosse dal sapore acidulo) che possono essere utilizzate fresche oppure essiccate.

PROPRIETÀ ED IMPIEGO:

Una ricerca realizzata nel 1999 a Boston presso la Tufts University, ha stabilito un punteggio per gli alimenti prendendo in considerazione la “Oxygen Radical Absorbance Capacity” (Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno), conosciuta con l’acronimo ORAC: maggiore è il potere antiossidante dell’alimento, più alto è il punteggio ORAC assegnato.

Se more e mirtilli ottengono punteggi di circa 2.500-3.500 e melograno di circa 10.000, alla bacca del Goji viene assegnato un punteggio di ben 30.000.
Non sono solo gli antiossidanti a essere presenti in forma così massiccia: anche l’acido ascorbico, la comune vitamina C, è superiore a quella contenuta nelle arance.
Sono presenti anche molte altre vitamine tra cui: B1, B2, B6, E, moltissimi amminoacidi, più di venti oligoelementi, è stato appurato che controlla il colesterolo e migliora il sistema immunitario.

Fonte @inherba.it

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