GEOTERMIA – Linee guida
5. Studio di fattibilità

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Vedi anche INQUADRAMENTO NORMATIVO ENERGIA GEOTERMICA

Geotermica Energia pulita
GEOTERMIA – LINEE GUIDA
  1. Introduzione
  2. Ricognizione preliminare;
  3. Esplorazione di superficie;
  4. Perforazione;
  5. Studio di fattibilità;
  6. Tutela del suolo e della risorsa idrica;
  7. Qualità dell’aria;
  8. Monitoraggio e controllo del campo geotermico, della microsismicità, della subsidenza e delle pressioni di poro;
  9. Requisiti per il riconoscimento di impianto pilota sperimentale per produzione di energia elettrica.

Studio di fattibilità

I risultati dei primi pozzi esplorativi di cui al capitolo precedente, e quelli dei diversi studi e prospezioni di dettaglio (geologici, geofisici e geochimici), delle analisi di laboratorio e degli eventuali “slim holes” prima descritti, ottenuti durante la fase esplorativa, concludono le ricerche necessarie per caratterizzare la zona di interesse, per giungere al relativo modello tridimensionale di campo geotermico e quantificarne i parametri: profondità, spessore, estensione e volumetria del serbatoio, temperatura, permeabilità e porosità delle rocce serbatoio, tipo e caratteristiche chimicofisiche dei fluidi in esse contenuti.

Ciò permette di valutare il potenziale energetico della zona di studio in termini di risorse in posto e di riserve estraibili, farne il bilancio previsionale di massa e di energia, e di delineare infine il Progetto di Sviluppo del campo, con la relativa tipologia di impianti di utilizzazione, dotati delle tecnologie necessarie per produrre energia elettrica e/o per possibili usi diretti del calore geotermico a valle (co-produzione in parallelo o a cascata), ed il rispettivo piano di investimenti.

Dal punto di vista autorizzativo, al fine dell’ottenimento del titolo concessorio e abilitativo per la costruzione e per l’esercizio dell’impianto, il piano di cui sopra dovrà essere sottoposto alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale (VIA) che comprenderà la produzione di uno Studio di Impatto Ambientale con le misure di prevenzione o mitigazione previste per eventuali effetti indesiderati, di uno studio sulla accettabilità sociale, e di un’analisi volta alla quantificazione delle “esternalità” (costi e benefici “esterni”) del Progetto di sviluppo previsto.

Qualora il Progetto di sviluppo del campo possegga i requisiti di “impianto pilota”, indicati al Capitolo 9, esso rientra nella categorie di progetti di cui all’Allegato II alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/2006 (punto 7-quater) Impianti geotermici pilota di cui all’articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, e successive modificazioni) ed è pertanto assoggettato a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in sede statale; per l’espletamento di tale procedura il proponente dovrà predisporre la documentazione richiesta ai sensi degli artt. 22-26 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

Tale piano dovrà essere accompagnato dal documento di valutazione dell’impatto ambientale (VIA) con le misure di prevenzione o mitigazione previste per eventuali effetti indesiderati.

L’ottenimento del titolo minerario del campo (o del settore di campo incluso nell’area del permesso di ricerca) dipende quindi dalla positiva conclusione tecnico-economica, ambientale e di accettabilità sociale del Progetto proposto a seguito dello Studio di fattibilità in parola.

Tale procedura, rappresenta un endo-procedimento, a carattere obbligatorio e vincolante ai fini del rilascio del permesso di ricerca da parte del MISE, di concerto con il MATTM e d’intesa con la Regione interessata.

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