Genziana maggiore, Gentiana lutea L.

NOME COMUNE: Genziana maggiore

NOME SCIENTIFICO: Gentiana lutea L.

FAMIGLIA: Genzianaceae

NOMI POPOLARI: Gensara, Gensana, Inzana, Ansiana, Giansana, Argiansana, Genziana gialla.

NOMI STRANIERI:

  • (Eng) Yellow gentian
  • (Fra) Gentiane jaune
  • (Ger) Gelbe Enzian
  • (Esp) Genciana

DESCRIZIONE E STORIA

DESCRIZIONE BOTANICA

  • Portamento: pianta erbacea perenne caratterizzata da una crescita molto lenta. Durante i primi anni è presente solo una rosetta basale composta da piccole foglie, poi con il passare del tempo la pianta cresce e sviluppa un fusto cavo all’interno che può raggiungere i 2 metri di altezza. E’ caratterizzata da una radice a fittone, molto grande che si sviluppa in senso verticale ed è di colore bruno giallastro all’esterno e giallo vivo all’interno.
  • Foglie: si possono distinguere le foglie basali e le foglie caulinari. Le prime sono di grandi dimensioni (lunghe fino a 30 cm e larghe 15 cm), di forma ellittica, picciolate e con evidenti nervature parallele. Le seconde sono più piccole, di forma lanceolata e senza picciolo.
  • Fiori: di colore giallo e posti all’ascella delle foglie. La pianta fiorisce per la prima volta dopo 10/15 anni di vita.
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI

Il nome Gentiana deriva da Gentius, re dell’Illiria, che si dice sia stato il primo a far conoscere le proprietà medicinali della pianta, 160 anni prima di Cristo. Lutea significa giallo, in riferimento al colore dei suoi fiori, a differenza delle altre specie di genziana che hanno i fiori di colore azzurro-violaceo.

NOTE: durante la raccolta può essere confusa con il tossico Veratro, in quanto le due piante se non sono in fioritura sono molto simili e solitamente crescono in zone molto vicine. Per distinguerle si devono osservare bene le foglie, infatti il Veratro ha le foglie alterne, mentre quelle della Genziana sono opposte. La genziana è tra le piante più amare che si conoscano.

DOVE SI TROVA

HABITAT: cresce nell’Europa meridionale in territori montani dai 1000 ai 2200 metri, prediligendo pascoli poco umidi e terreni calcarei. In Italia si trova nelle Alpi e negli Appenini. E’ una specie non molto comune, per questo è protetta ed è vietato raccoglierla.

TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: la radice si raccoglie durante il riposo vegetativo, quindi tra settembre e febbraio, e dopo il quinto anno di vita della pianta.

UTILIZZO

PARTE UTILIZZATA: radice.

COME SI USA IN COSMETICA: non sono noti usi cosmetici della pianta.

COME SI USA IN CUCINA: per il suo gusto amaro ma profumato la radice della Genziana è utilizzata nella preparazione di liquori e grappe dall’effetto digestivo.

PROPRIETA’ E BENEFICI

COMPONENTI

  • Seco-iridoidi: amarogentina, gentiopicroside, sveroside, sverziamarina
  • Xantoni
  • Fitosteroli
  • Triterpeni
  • Pectine

PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI

Le principali proprietà benefiche della Genziana sono:

  • Tonico-digestiva/eupeptica
  • Antifermentativa
  • Stimolante dell’appetito
  • Stimolante del fegato

FORME IN CUI SI UTILIZZA

Ecco alcuni utilizzi, quando assumerlo e la posologia.

  • Tisana: mettere 1 cucchiaio grande da minestra in 500 ml di acqua fredda. Portare ad ebollizione e far bollire per circa 10 minuti a fuoco lento. Spegnere e lasciare riposare per altri 10 minuti, quindi filtrare e bere durante il giorno.
  • Tintura madre di Genziana (Soluzione Idroalcolica): 50/60 gocce, 2 volte al giorno sciolte in un po’ d’acqua.
  • Estratto secco: 300/600 mg al giorno.

RIMEDIO NATURALE PER:

A cosa serve? Utile come rimedio naturale in caso di:

  • Digestione lunga e difficile
  • Cattiva digestione caratterizzata da scarsa produzione di succhi gastrici
  • Pesantezza post-prandiale, gonfiore, meteorismo
  • Dispepsia
  • Inappetenza

CONTROINDICAZIONI: sconsigliata alle persone che soffrono di gastrite, acidità gastrica, ulcera, ernia iatale ed esofagite in quanto può accentuare questi problemi. Controindicata in gravidanza ed allattamento.

Una pianta officinale è un organismo vegetale usato nelle officine farmaceutiche o erboristiche per la produzione di specialità medicinali.

Sono considerate piante officinali piante medicinali, aromatiche e da profumo inserite negli elenchi specifici e nelle farmacopee dei singoli paesi. Il numero e il tipo di piante officinali varia da paese a paese a seconda delle tradizioni. Il più comune utilizzo di piante officinali è quello di correttori del gusto: molti farmaci o preparati farmaceutici hanno originariamente un gusto sgradevole, che quindi viene “corretto” con l’aggiunta di sostanze di origine vegetale.

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