L’Unione europea comprende tre grandi regioni steppiche, la prima nel nordest della Romania, la seconda nel cuore dell’Ungheria e la terza nella penisola iberica.

Seppur diverse per molti aspetti, tutte tre sono soggette a condizioni climatiche estreme caratterizzate da inverni freddi ed estati secche e calde. Ciò spiega la loro conformazione, aperta e talvolta piuttosto austera. In mancanza di alberi il paesaggio è dominato da ampie zone di erba del genere Stipa spp. e Festuca spp. e da altre piante resistenti alla siccità.
La mancanza di ripari naturali si ripercuote fortemente sul tipo di vita naturale presente.
In Ungheria e Romania, piccoli roditori come il citello comune Spermophilus citellus o il più raro citello pomellato Spermophilus suslicus sono onnipresenti, e si rifugiano in tane comuni scavate nelle profondità del soffice terreno. Questi, a loro volta, attirano predatori come la puzzola delle steppe Mustela eversmannii e il sacro Falco cherrug.
Le steppe ospitano anche un certo numero di uccelli tipici della steppa, dalla grande e imponente otarda Otis tarda e la gallina prataiola Tetrax tetrax al più discreto occhione Burhinus oedicnemus e alla grandule Pterocles alchata, che si confondono nel paesaggio grazie al piumaggio color camoscio.
In primavera i cieli si riempiono di un melodioso suono di migliaia di allodole e zigoli, come la calandra Melanocorypha
calandra.
FONTE @NATURA 2000 – Proteggere la biodiversità in Europa

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