
Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Trentino
Formaggio a pasta cruda, a latte intero, da pasto; pasta compatta, morbida, di colore bianco o paglierino chiaro; occhiatura rada, tondeggiante, medio-grande, sparsa; crosta liscia, elastica e sottile; forma cilindrica, con piatti piani e scalzo convesso, del diametro di cm. 34-40, altezza dello scalzo cm. 9-12; peso della forma variabile da 10 a 12 kg.; pronto per il consumo dopo 30 giorni.

Cenni storici e curiosità
Il termine di Fontal è entrato in uso nel 1955 e deriva dalla contrazione dei due nomi Fontina ed Emmental. La produzione nella nostra provincia è iniziata in Val di Non presso una società privata produttrice di burro, negli anni Sessanta/Settanta. Accanto alla lavorazione delle panne, uno dei soci della società aveva introdotto la produzione di un formaggio di tipo danese, il cui siero era utilizzato per la fusione dei panoni di burro. Dopo qualche anno tale produzione è stata sostituita con quella similare del Fontal. Verso gli anni Settanta tale formaggio viene prodotto dai “grossi” caseifici cooperativi trentini che dispongono dell”attrezzatura tecnologica necessaria. Ancora oggi rappresenta una valida alternativa commerciale rispetto ai formaggi di tipo Nostrano. Il Fontal trentino, rispetto al Fontal della grande industria, presenta delle caratteristiche organolettiche particolari, legate soprattutto alla qualità e alla freschezza del latte utilizzato.

Miel di Rasabèch Rododentro PAT di Trento
Pesce aromatizzato da consumarsi crudo come antipasto o pietanza. Viene utilizzata l’Alborella del lago di Garda

Canestrato del Trentino PAT
Formaggio a pasta compatta, semicotta, a latte intero, da pasto o da grattugia, saporito e piccante;pasta di colore bianco o paglierino chiaro; occhiatura rada e piccola; crosta rugosa; forma cilindrica del diametro di cm. 20-22, altezza dello scalzo cm. 10-12; peso della forma variabile da 3 a 3,5 kg.;pronto per il consumo da pasto dopo…

Frìtole o Sizole PAT
Pezzetti di carne di maiale magra cotta, rimasti dopo aver fuso il grasso per fare lo strutto.

Carne “fumada” di Siror PAT
Il girello estratto dalla coscia del manzo disossata, viene inserito in una rete alimentare, tipo quella dell’arrosto, viene cosparsa di i un composto di pepe, sale, alloro, ginepro e rosmarino ed eventuali spezie naturali, per una durata di circa 15 giorni. Il girello viene più volte girato nel composto, affinché la salatura sia omogenea per…