Fondazione Querini Stampalia, a Venezia: Presentazione di Gesù al Tempio _ Festa della CANDELORA

La presentazione di Gesù al Tempio – GIOVANNI BELLINI

Affascinante, per un profano, cercare le differenze tra le due “Presentazioni di Gesù al Tempio

BELLINI VS MANTEGNA

Capolavoro assoluto della storia universale dell’arte, la PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO. di Giovanni Bellini.

Querini Stampalia, una casa-museo tra le più importanti al mondo. Sala dopo sala, negli storici ambienti, si avrà l’emozione di entrare nell’universo di una delle più potenti e illustri Famiglie veneziane: ammirare le celebri opere d’arte, i preziosi arredi, patrimonio della Famiglia e pervenuti alla Fondazione nel 1869, poco meno di 150 anni fa, a seguito dell’importante lascito. E’ un mondo di storia, cultura, meraviglia quello che attende i visitatori in Querini, in un’atmosfera unica com’è quella della Venezia autentica.

La datazione dell’opera è incerta, ma viene comunque collocata dopo l’analoga Presentazione al Tempio di Mantegna (1455 circa), dalla quale Bellini riprese l’impostazione e gli attori in maniera molto fedele.

La presentazione di Gesù al Tempio – Andrea Mantegna

Non si conoscono le ragioni della realizzazioni delle due opere, forse legate ad eventi familiari, se nei personaggi fossero davvero presenti i ritratti della famiglia Bellini e di Mantegna.

I personaggi principali sono pressoché identici a quelli di Mantegna: la Vergine regge il Bambino in fasce con i piedini appoggiati su un cuscino, presso un vecchio sacerdote barbuto che si fa avanti per prenderlo. Frontale al centro, sia pure leggermente in secondo piano, si trova san Giuseppe, mentre ai lati Bellini ha aggiunto due figure in più, in modo tale da comporre il gruppo come una piccola folla umana. I personaggi sono stati variamente identificati, ma sempre nell’ambito della famiglia del pittore: Giuseppe è stato identificato con un possibile ritratto del padre Jacopo, i due uomini a destra sarebbero un autoritratto di Giovanni (che guarda lo spettatore) accanto al cognato Mantegna o al fratellastro Gentile, le donne a sinistra potrebbero essere Nicolosia, sorella di Giovanni e Gentile, nonché moglie di Andrea, e la madre Anna.

Al posto della cornice marmorea Bellini lasciò solo una balaustra, avvicinando così i personaggi allo spettatore. La dimensione più umana della scena è sottolineata anche dalla mancanza delle aureole e dal colore più morbido, accordato su toni bianchi e rossi alternati.

Certo il cartone, la cui realizzazione richiedeva un enorme virtuosismo artistico, “stregò l’uno e l’altro, ma un lasso di tempo non piccolo, una decina di anni, separa i due capolavori”.
Che, sia pure a distanza, si sia trattato di una gara alla massima eccellenza, lo si evince dalla qualità assoluta delle due opere.

Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa
Castello 5252, 30122 Venezia
041 2711411 tel 041 2711445 fax
www.querinistampalia.org


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