Fave alla sanlurese PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Fave alla sanlurese – Fa a sa seddoresa – Favata alla sanlurese

Il prodotto gastronomico “Fave alla Sanlurese si presenta come una zuppa densa a base di fave e cotiche
di maiale. È un piatto unico tipicamente invernale, completo dal punto di vista nutrizionale.

Per la preparazione della pietanza sono necessari i seguenti ingredienti: fave, cotenna di maiale, pomodoro secco, olio d’oliva, sale, alloro, finocchietto selvatico o semi d’anice, scorzette di arancia secca. Si inizia con il mettere in ammollo le fave secche in acqua tiepida, almeno 12 ore prima della cottura; si versa in un tegame l’olio d’oliva e si fanno rosolare insieme le cotenne di maiale e il pomodoro secco, a seguire si aggiungono le fave precedentemente scolate, le scorzette di arancia, l’alloro, il finocchietto selvatico ed infine un pizzico di sale. Si aggiunge l’acqua fino a ricoprire il tutto e si lascia cucinare per circa 2 ore. La zuppa così ottenuta va poi consumata direttamente o entro uno o due giorni dalla sua cottura.

Territorio di produzione: Comune di Sanluri e comuni limitrofi

Lorighittas PAT Sardegna

La pasta “Lorighittas” è un prodotto unico e territorialmente limitato nel solo comune di Morgongiori. Non possiamo pensare quindi ad un prodotto che si distingue da altri prodotti simili, si tratta infatti un prodotto unico in assoluto. Qualcosa di simile si trova a Meana Sardo in Barbagia solo a Meana; qualcuno ha voluto pensare ad…
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Trigu moru PAT Sardegna

Innumerevoli ricerche bibliografiche attestano la coltivazione del grano “Trigu moru” almeno dalla prima metà dell’ 800. Inoltre, una lunga serie di indagini botaniche, agronomiche e tecnologiche, condotte nella seconda metà del secolo scorso, testimoniano in maniera inconfutabile la presenza del Trigu moru come coltivazione tradizionale in Sardegna ed in particolar modo nei territori della Marmilla…
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Tallaniusu PAT Sardegna

La preparazione di questa pasta è perlopiù casalinga e destinata all’auto consumo. L’impasto della sfoglia è lavorato a mano all’interno di un recipiente di terracotta. La pasta è quindi stesa su un piano di legno con l’ausilio di un matterello e successivamente lavorata per formare un rotolo del diametro di 2 cm.

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