Fastenbrezel Brezel di Quaresima PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Provincia Autonoma di Bolzano

Conosciuti come Brezel, Bretzel, Brezn, Pretzel o Pretzl (che dovrebbe avere il significato di “ricompensa”, dal termine latino “pretiola”) a seconda del Paese di provenienza, nella versione servita durante la Quaresima in Alto Adige-Sudtirol prende il nome di Fastenbrezel.

LA TRADIZIONE

Divenuti, ormai, una delle ricette più tipiche e rappresentative della tradizione dei Paesi di lingua tedesca (in Italia, dunque, della zona del Sudtirol), i Brezel sono da molti considerati la merenda più antica del mondo. Si narra, infatti, che le loro origini risalgano nientemeno che al VII secolo d.C. anche se, contrariamente a quanto si possa pensare, sembra che sia la Francia la loro terra natale. Secondo la tradizione, infatti, questi caratteristici panini intrecciati videro la luce per la prima volta nei conventi benedettini del sud del Paese e, probabilmente, anche in parte del nord Italia, dove, sembra, venissero distribuiti come premio ai ragazzi che riuscivano ad imparare a memoria alcuni versi della Bibbia. La loro forma, quindi, rappresenterebbe quella di due braccia intrecciate in preghiera mentre i tre fori che si formano all’interno simboleggerebbero la Trinità.

LE CARATTERISTICHE E’ impossibile non riconoscere un Brezel quando ce lo si trova davanti. Il suo colore bruno, la superficie lucida cosparsa di granelli di sale, la sua forma intrecciata che sembra quasi un otto “con tre buchi”, lo rendono inconfondibile. Un aspetto così particolare ed unico nasconde, però, talvolta delle differenze sia a livello di ingredienti, che di consistenza e di sapore. Non è raro, infatti, trovarne tipi più fini e croccanti, oppure più soffici e voluminosi, adatti ad essere spaccati a metà e farciti come panini. In alcune zone, inoltre, come in Lussemburgo, ne vengono preparate anche delle varianti dolci.

La ricetta: Fastebrezel (Brezel di Quaresima).

Ingredienti

  • 500 grammi di farina (è possibile sostituirne una parte con quella di malto)
  • una presa di sale
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • acqua
  • 20 grammi di lievito di birra
  • 30 grammi di bicarbonato di sodio
  • sale grosso.

Sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida che disporrete al centro di una fontana di farina, sale e zucchero. Cominciate ad impastare gli ingredienti sino ad ottenere un composto compatto, liscio ed elastico che ricoprirete con un panno umido e lascerete riposare per almeno due ore in luogo caldo. Una volta terminata la lievitazione, dividete il panetto in parti uguali (circa 8) dalle quali ricaverete dei cordoncini della lunghezza di circa 50 centimetri. Incurvate le due estremità verso il basso e poi incrociatele, per poi rigirarle verso l’alto e fissarle al bordo superiore, ottenendo una forma simile a quella di un nodo lasciato lento. Mettete, quindi, a bollire dell’acqua ed aggiungetevi il bicarbonato. Immergete i Brezel, non più di due alla volta, fino a quando, dopo circa 30 secondi, la superficie non risulti lucida, poi mettete a scolare i panini su di un canovaccio.

Una volta asciutti, sistemate i Brezel su una teglia rivestita con della carta da forno, cospargeteli di chicchi di sale grosso e fateli cuocere per circa 20 minuti in forno statico ad una temperatura di 220°.

Sciroppo di Sambuco (Holersirup) PAT

Lo sciroppo di sambuco (Holersirup in tedesco) è un prodotto tipico diffuso nell’Alto Adige – Südtirol, che viene preparato con i fiori del sambuco (Sambucus nigra), pianta estremamente diffusa nel territorio.

Continua a leggere

Graukäse PAT

Il graukäse è un formaggio con una pasta friabile e granulosa, il cui sapore tende all’acidulo e l’odore è molto pronunciato. Nonostante ciò, si tratta di un formaggio estremamente magro, addirittura il più magro al mondo. Questo perché non viene prodotto direttamente con latte vaccino, ma con il latte “scartato” dalla produzione del burro. Si utilizza il latte delle…

Continua a leggere

Pusterlater PAT

Qui la tradizione casearia delle malghe, molto forte, si è evoluta includendo anche processi di preparazione industriali. Il prodotto deve la sua tradizionalità alla provenienza locale delle materie prime. La produzione del formaggio ha una lunga e ininterrotta tradizione nella Val Pusteria e specialmente nel caseificio di Brunico.

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *