Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Farinata in crosta di Carloforte/Fainò inta crusta du Paize
Si tratta di un antico prodotto dolciario che viene preparato utilizzando la semola di ceci, la farina di grano 00, l’olio EVO, il sale, l’acqua, la sapa e l’uva sultanina (zibibbo). Si tratta, più precisamente, di una pasta brisé che contiene l’impasto fatto con la semola di ceci, l’acqua, il sale, l’olio e l’uva sultanina; prima della cottura il dolce viene cosparso di sapa e olio. Il sapore è un contrasto di dolce e salato.
Le fasi di preparazione del piatto “farinata in crosta” sono le seguenti: la sera prima si mettono in ammollo in acqua tiepida circa 300 grammi di semola di ceci; Il giorno dopo si impastano 300 gr di farina 00 con acqua q.b., mezzo bicchiere di olio EVO e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Separatamente si fanno ammollare in acqua calda 300 grammi di uva sultanina che successivamente deve essere strizzata ed aggiunta all’impasto di semola. Si stende l’impasto di farina su una teglia rotonda infarinata su cui si dispone la semola con l’uvetta in maniera uniforme. Si ripiegano poi gli angoli della pasta, si condisce con la sapa e si inforna per circa 20 minuti.
Tradizionalità
La farinata in crosta di Carloforte è un piatto antichissimo che viene tramandato fin dal 1738 quando i coloni pegliesi partiti da Tabarca (Tunisia) sbarcarono sull’Isola di San Pietro e fondarono Carloforte. Per la presenza della semola di ceci, della sapa e dello zibibbo (uvetta sultanina), può essere definito come la risultanza di un incontro tra più culture. È un unicum, infatti, della tradizione culinaria tabarchina che non trova tracce neanche nella cucina tradizionale ligure, perchè la semola di ceci e la sapa in Liguria non vengono utilizzati. Anticamente veniva preparata nelle abitazioni di Carloforte e talvolta veniva venduto a piccoli pezzi e ancora negli anni 50/60 veniva venduto per strada dai garzonetti dei panifici. In tempi più recenti, viene per lo più preparata dai panificatori locali; uno dei panifici storici , ad esempio, tramanda di generazione in generazione, fin dal 1928 (data di apertura del forno), la sua ricetta della farinata in crosta che peraltro nel tempo non è mutata
Territorio di produzione: Comune di Carloforte
Tardivo di San Vito PAT Sardegna
Capperi e capperoni di Selargius PAT Sardegna
Olive verdi in salamoia PAT Sardegna
Olive verdi di cultivar differenti (per gusto, forma e compattezza della polpa) raccolte nei territori della Sardegna e sottoposte ad un processo di fermentazione.