Fagiolino meraviglia di Venezia PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Fagiolino meraviglia di Venezia.

Fagiolino “mangiatutto” meraviglia di Venezia si presenta a baccello piatto, senza filo e colorazione uniforme giallo chiaro brillante. Le dimensioni variano in relazione alle due tipologie “rampicante” o “nano” ma normalmente si possono indicare in 16-18 cm di lunghezza per la prima e 10-12 cm per seconda. La larghezza del baccello in entrambe le varietà si aggira sui 1,8-2 cm e lo spessore deve essere quanto più sottile possibile. All’interno contiene semi neri o marroni a completa maturazione. Nonostante le dimensioni i baccelli, se ben turgidi e freschi, sono particolarmente teneri e si spezzano facilmente con le mani.

La produzione è soprattutto precoce/primaverile in coltura protetta, mentre quella estiva avviene in pieno campo. Il ciclo produttivo dura 60-80 giorni, in relazione alle condizioni climatiche del momento. Il sesto di impianto varia a seconda della tipologia: per i rampicanti normalmente si usano distanze di 100 cm tra le file e di cm 10-12 tra le piante; per i “nani” la distanza tra le file scende a 45-50 cm e tra le piante si aggira sui 3-5 cm. Il rampicante cresce su apposite reti di sostegno e le cure colturali si limitano a frequenti e leggere sarchiature. La raccolta è manuale e si effettua con cura e delicatezza per non danneggiare i teneri baccelli o le piante; inizia a maggio, è fortemente scalare e per le produzioni più tardive può protrarsi fino alle prime brinate.

I fagiolini contengono buone quantità di vitamine, calcio e fosforo e hanno proprietà rinfrescanti e digestive. Si consumano lessati e conditi a piacere, saltati in padella, in minestre, zuppe, minestrone, in umido con pomodoro, con acciughe, sottolio o sotto aceto, ma anche sformati come gli asparagi di cui ricordano il colore e le dimensioni.

Tradizionalità

Il “fagiolino meraviglia di Venezia” nel Cavallino e in tutte le zone orticole della laguna ha una storia antica e consolidata al punto che il termine “Venezia” è entrato nella definizione comune della varietà. Nell’Archivio di Stato di Venezia si trovano gli atti del catasto austriaco del 1826, relativi alla classificazione dei terreni agricoli nel territorio di Cavallino – Treporti, nei quali è scritto ”Li prodotti principali del territorio sono le uve, frutti, legumi freschi, […]”. Nel manuale “Orticoltura Pratica” di Antonio Turchi (prima edizione settembre 1959), tra le varietà di fagiolino rampicante “mangiatutto” a baccello giallo è riportata la “Meraviglia di Venezia”, così descritta: “Baccello molto largo, schiacciato, di colore giallo chiaro, tenerissimo, senza filo; seme nero”.

Territorio interessato alla produzione Provincia di Venezia, in particolare il comune di Cavallino – Treporti.

Ciopa vicentina PAT del VENETO

Tipico pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta, pretese forme di pane di singola porzione; è sicuramente il più conosciuto e diffuso nell’area vicentina.

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Galani e crostoli PAT del VENETO

Tipico dolce del carnevale saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre. Gli ingredienti sono: farina, zucchero a velo, burro, zucchero, grappa, uova, latte, sale, vino bianco, olio di semi, buccia d’arancia e di limone.

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Forti bassanesi PAT del VENETO

Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.

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