Fagiolina del lago PAT Umbria

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Umbria

Seme molto piccolo color crema, di forma allungata; colorazione varia, con differenti screziature.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Il terreno viene concimato prima della semina con potassio e fosforo; una successiva concimazione può essere effettuata a ridosso della fioritura. La semina avviene mediamente tra metà maggio e metà giugno,
secondo la stagione e la qualità del terreno, alla distanza 75cm x 10 cm con profondità 5 cm.. La germinazione avviene abbastanza velocemente (3/4 giorni). Le cure colturali successive richieste sono:

  • Sarchiatura (può essere ripetuta più volte) e/o scerbature manuali;
  • Irrigazioni con cadenza settimanale;
  • interventi di emergenza vengono effettuati se la stagione è particolarmente asciutta, nel periodo che va
    dalla fioritura all’invaiatura (colore del seme);
  • trattamenti preventivi a base di poltiglia bordolese contro patogeni fungini.
  • La raccolta inizia dalla fine di agosto, e si protrae a settembre ed ottobre se la stagione lo consente.

Le piante vengono sfalciate, sistemate in andane (strisce in mezzo al campo) e lasciate essiccare naturalmente al sole per 3/5 giorni per poi essere raccolte con apposita macchina operatrice (trebbiatrice e/o mietitrebbiatrice). Il prodotto raccolto viene sistemato in silos in atmosfera addizionata di anidride carbonica, oppure in sacchi di juta in attesa di essere selezionato e confezionato per la vendita.

La fagiolina del Lago viene chiamato Risina in dialetto perugino poiché questo tipo di colore chiaro, senza
occhio, somiglia molto al riso

Tradizionalità

Coltivazione probabilmente introdotta in Umbria dai Romani. Provenienza africana, famiglia “Vigna
Unguicolata”.

Atti della Giunta per la Inchiesta Agraria e sulle condizioni della classe agricola, Vol. XI, Tomo II, Roma 1884;

CUNSOLO Felice, Guida Gastronomica d’Italia, vol. 6, Umbria – Lazio, Istituto Geografico De Agostini Novara, 1975.

Territorio interessato alla produzione: Comuni di Spello, Foligno e Castiglione del Lago.

Grano duro Quarantino PAT Sardegna

Il Grano Quarantino viene coltivato e utilizzato nel territorio guspinese da molti decenni, così come testimoniano gli anziani del paese , tra i quali un erede di uno storico mulino di Guspini che racconta , nel dettaglio, della tradizionale coltivazione e lavorazione del Grano Quarantino, varietà dalla semina tardiva, in grado di assicurare nelle annate…
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Grano cotto, trigu cottu PAT Sardegna

La preparazione è un rito di buon auspicio e si consuma quale primo pasto dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Nelle famiglie, inoltre, è usanza distribuirne una manciata nel cortile per gli animali domestici, sul tetto per i volatili ed una sui campi come auspicio di un buon raccolto.

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