Enotera pianta officinale

NOME COMUNE: Enotera

NOME BOTANICO: Oenothera biennis Scopoli

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

l’Enotera è una pianta erbacea biennale che cresce fino a 1 metro di altezza.
Il fusto è eretto, non ramificato o con qualche ramificazione nella parte apicale. Ha foglie lanceolate, verde chiaro, riunite in una rosetta basale.

I fiori sono grandi, di colore giallo, solitari, a quattro petali che fioriscono da giugno a settembre. A volte fiorisce già a partire dal primo anno. Particolare peculiarità dei fiori di Enotera è che questi si aprono dopo il tramonto o quando vi sono giornate coperte.

I semi invece, maturano nel periodo che va da agosto ad ottobre.

STORIA E CURIOSITÀ:

Il nome Oenothera deriva dal greco oinos (vino) e thera (caccia), ed è un nome dato da Teofrasto secondo il quale le radici della pianta avrebbero avuto un odore vinoso e, mescolate ad una bevanda, il potere di calmare gli animali più feroci, oltre che essere antitossiche. Tuttavia, in questo caso l’etimologia del nome dell’Enotera non ha niente a che fare con il suo impiego.

L’Enotera in Inghilterra viene definita Evening primrose proprio per una curiosa caratteristica: i fiori raramente si aprono prima delle 6 o 7 di sera e si schiudono in un modo singolare.

CLIMA E TERRENO:

l’Enotera è una pianta originaria dell’America settentrionale, ma naturalizzata ormai in quasi tutta l’Europa e l’Asia.
È molto diffusa lungo le coste mediterranee ed atlantiche.
Predilige climi temperati, un’esposizione in semi-ombra e suolo sabbioso, anche se, essendo una specie rustica, tollera bene qualunque tipo di terreno; tuttavia sono da evitare i terreni in cui si forma facilmente la crosta superficiale (in genere si tratta di terreni limosi) e ristagni idrici.

IMPIANTO E PROPAGAZIONE:

l’Enotera si propaga attraverso semina diretta oppure inseguito a trapianto.

Sebbene la semina diretta sia più economica, espone la coltura a maggiori rischi a causa dei problemi di attecchimento del seme e alla scarsa competizione della pianta con le erbe infestanti.

In genere si consiglia di effettuare il trapianto che, seppur più costoso, garantisce una coltura più omogenea e resistente.
Le varietà moltiplicate per seme producono piante con caratteristiche variabili, rispetto a quelle dei genitori; è perciò preferibile, in marzo/aprile, selezionare le migliori e ripiantare i cespi.
Se si vuole trapiantare l’Enotera, si procede seminando in semenzaio nel mese di agosto e dopo 60 giorni (in ottobre) le piantine vengono trapiantate in campo.

Durata della coltura:

Del genere Oenothera esistono diverse specie che possono essere annuali, biennali e perenni.
Nel caso dell’Oenothera biennis, la sua durata colturale è di due anni.

Cure colturali:

L’Enotera è una pianta facile da coltivare, poiché non ha particolari esigenze.
Tollera bene i periodi di siccità, anche se si consiglia di ricorrere ad irrigazioni di soccorso nel caso in cui la stagione è molto secca.
Bisogna inoltre fare attenzione poiché se si lascia che la pianta produca semi, questa è in grado di auto-riprodursi diventando un’infestante per le colture successive.

SEMINA: AGOSTO

TEMPO BALSAMICO: AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE

PARTI UTILIZZATE:

Semi e parte aerea

PROPRIETÀ ED IMPIEGO:

Di maggior interesse terapeutico è l’olio che si ricava in seguito a spremitura a freddo dei semi di Enotera, in quanto è un ottima fonte di acido γ-linolenico (GLA), un acido grasso essenziale di tipo omega 6.

L’olio di Enotera acquista grande importanza dal punto di vista nutrizionale poiché l’acido γ-linolenico difficilmente è presente in quantità sufficienti nella nostra alimentazione.

La carenza di acidi grassi essenziali omega 6 e omega 3 può determinare disturbi a più livelli, come: eczema, acne, pelle secca, scompensi ormonali, problematiche a livello cardio-circolatorio, ecc..

L’utilizzo dell’olio di Enotera, alle dosi terapeutiche adeguate, apporta la giusta quantità di acido γ-linolenico, diventando un efficace integratore in caso di problematiche cutanee (eczema atopico); gli acidi grassi essenziali, infatti, sono precursori di alcuni costrituenti delle membrane cellulari.

L’olio di Enotera contribuisce, inoltre, a mantenere l’elasticità cutanea e a prevenire la comparsa di rughe, non solo, si è dimostrato efficace anche nel trattamento dell’acne e punti neri.

L’acido γ-linolenico, riveste un ruolo importante nel nostro organismo, anche perché partecipa alla sintesi delle prostaglandine, molecole che intervengono nel processo infiammatorio come mediatori chimici e che regolano numerose altre funzioni biologiche del nostro organismo, tra cui l’equilibrio ormonale.

Entrando nello specifico, l’acido γ-linolenico favorisce la sintesi delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), le cosiddette prostaglandine “benefiche”, che intervengono positivamente su molti processi, ad esempio, controllano la secrezione sebacea, intervengono come vasodilatatrici, riducendo la pressione sanguigna, intervengono nell’inibizione della aggregazione piastrinica, sono antinfiammatorie ed esercitano un azione regolatrice in caso di scompensi ormonali.

Proprio in riferimento a quest’ultima azione, l’olio di Enotera ha trovato efficace impiego nel trattamento dei disturbi premestruali, attenuandone la sintomatologia.

Esercita una buona azione a livello dell’apparato cardio-vascolare grazie all’azione ipocolesterolemizzante (diminuzione dei livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue), anticoagulante e vasodilatatrice degli acidi grassi polinsaturi contenuti all’interno dell’olio.

Manifesta anche un’azione antinfiammatoria quindi sono stati osservati buoni risultati anche nell’impiego dell’olio di Enotera nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile e nell’artrite reumatoide. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici che ne vadano a confermare l’efficacia per quest’ultimi casi.

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