Cuppetta PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Cuppetta

Appartenente alla famiglia delle compositae, genere Latuca, questa varietà di lattuga è di colore verde chiaro e presenta un cespo voluminoso, che può raggiungere il peso di 800/1000 grammi, composto di foglie bollose ed arricciate, tendenti a chiudersi a coppa a maturazione commerciale. La caratteristica che la contraddistingue, rispetto alle varietà simili, risulta essere l’intenso gusto dolce, tipico della lattuga romana e la croccantezza caratteristica delle varietà iceberg. L’aroma è intenso. E’ un ortaggio particolarmente digeribile, indicato perciò nella dieta dei bambini ed anziani. Il confezionamento avviene in cassette dove alloggiano 4-6 cespi.

La coltivazione viene attuata seguendo il Codice BPA. La semente è prodotta in azienda mandando a fiore le piante migliori. Spesso le sementi vengono scambiate tra i diversi produttori. Il suo ciclo produttivo inizia tradizionalmente a Ottobre con la semina scalare su letto caldo (semenzaio), costituito da vinacce e letame, o su contenitori alveolari e il successivo trapianto in pieno campo dopo circa 30 giorni. La preparazione del terreno avviene mediante l’affinamento delle zolle e la predisposizione di solchi longitudinali per lo sgrondo delle acque in eccesso. Il trapianto è eseguito a mano e viene effettuato sulla parte alta del solco al fine di proteggere la pianta dagli eccessi di umidità che potrebbero favorire attacchi fungini. Il diserbo si effettua tramite scerbatura. La raccolta è scalare ed è eseguita a mano a circa 4 mesi dal trapianto. Tradizionalmente è considerata la lattuga delle festività pasquali. Dopo la raccolta, la lattuga è mondata dalle prime foglie esterne, lavata e posta in cassetta.

Tradizionalità

Il seme, auto prodotto nelle aziende orticole, è tramandato di generazione in generazione nella maggior parte delle famiglie di orticoltori sestesi. Le tecniche di coltivazione sono rimaste pressoché immutate nel tempo e sono improntate ai seguenti principi: limitate lavorazioni; assenza di trattamenti antiparassitari; ridotte concimazioni minerali; diserbo manuale e raccolta manuale. Il lungo ciclo di produzione e la ridotta resistenza alle fitopatie sono alla base della ridotta diffusione di questa particolare tipologia di lattuga.

Territorio di produzione: Comune di Sestu e comuni limitrofi.

Trigu moru PAT Sardegna

Innumerevoli ricerche bibliografiche attestano la coltivazione del grano “Trigu moru” almeno dalla prima metà dell’ 800. Inoltre, una lunga serie di indagini botaniche, agronomiche e tecnologiche, condotte nella seconda metà del secolo scorso, testimoniano in maniera inconfutabile la presenza del Trigu moru come coltivazione tradizionale in Sardegna ed in particolar modo nei territori della Marmilla…
Continua a leggere

Tomata Maresa PAT Sardegna

Tomata Maresa E’ una coltivazione tradizionale della zona di Maracalagonis praticata con tecniche di coltivazione pressochè invariate. La tradizionalità è documentabile attraverso foto e interviste ai quasi centenari del paese . Attualmente alla coltivazione di questi ecotipi autoctoni non ibridi, per la limitata resistenza ai patogeni, sono state affiancate varietà ibride F1, caratterizzate da una…
Continua a leggere

Pa punyat PAT Sardegna

Il Pa Punyat era destinato originariamente ai poveri e la ricetta prevedeva pari quantità di semolato e pollina o fiore, così da abbassare i costi della materia prima ed essere venduto a basso prezzo. Per questo motivo era anche chiamato Pa de sou, pane da un soldo, tale era il suo prezzo. Con il passare…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *