Cuore di tonno PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Cuore, Cuore di tonno

Cuore del tonno, aperto e ripulito dalle parti grasse, di colore scuro, essiccato. Trova principalmente impiego nella preparazione di un piatto tipico carlofortino, preparato con le famose “gallette”, (un pane tradizionale della zona, molto asciutto), pomodoro e olio d’oliva.

Si procede alla pulitura, spinatura e lavorazione del tonno, separando il cuore dalle restanti parti. Il cuore viene tagliato aprendolo nella parte mediana e ricoperto di sale per circa 24-26 ore; successivamente le parti sono lavate in acqua di mare e poste ad asciugare su cannicciati e/o fascine che consentono una certa areazione. Una volta asciutti i pezzi vengono tenuti assieme con dello spago e appesi al soffitto di un locale tipo cantina.

Tradizionalità

Le metodiche di lavorazione sono praticate in maniera omogenea, sulla base degli usi locali, protratti nel tempo e conosciute da diverse generazioni. Ciò è testimoniato dalla data di costruzione delle tonnare, presenti in tutto il Sulcis-Iglesiente.

Territorio di produzione: Alcune zone costiere del Sulcis Iglesiente (Portoscuso-Carloforte), della Regione Sardegna

Carne di razza Sardo-modicana PAT Sardegna

Sin dalla fine del ‘700 il Montiferru e in particolare Santu Lussurgiu veniva citato fra le maggiori località in cui si praticava l’allevamento dei bovini {da F. CHERCHI PABA “Evoluzione Storica della Attività Industriale Agricola Caccia e Pesca in Sardegna -Vol. III” pg.290).Riguardo alla Modicana in particolare invece, sembra sia stata introdotta a Santu Lussurgiu…
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Pistoccheddus de cappa PAT Sardegna

Dolce tipico di piccole dimensioni, si tratta di un biscotto dalla pasta dura e croccante di colore dorato, dalle forme stilizzate che riproducono animali domestici (uccellini, pecorelle, ochette, coniglietti, ecc.), ricoperto di glassa bianca decorata con mascarponi dorati o argentati e con fregi dorati.

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Limone dolce di Muravera PAT Sardegna

In Sardegna furono gli Arabi che diffusero attorno all’anno 1000 gli agrumi e quindi anche la coltivazione del limone che prosperavano rigogliosamente nelle contrade della Sardegna orientale caratterizzando così l’economia agricola del paese di Muravera e del suo circondario.

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