Cubismo analitico

Il cubismo nasce proprio come il superamento di un limite: quello delle due dimensioni imposte dalla tela. E nasce con due artisti, Picasso e Braque, che all’inizio del Novecento cominciarono a cercare un modo per andare oltre, per mostrare la realtà da tutte le prospettive attraverso cui l’occhio umano può osservarla. Simultaneamente.

PICASSO – Les demoiselles d’Avignon

Il termine cubismo analitico definisce la fase iniziale del cubismo e descrive le innovazioni e la sperimentazione dei due artisti, Pablo Picasso e Georges Braque . Considerati i padri del movimento cubista, i due pittori hanno rivoluzionato il volto dell’arte. Durante il periodo dal 1909 al 1912, le immagini di cubismo analitico si caratterizzano per l’aspetto frammentario, una costruzione lineare e la riduzione del colore a una tavolozza di colori quasi monocromatica dove la comprensione degli oggetti avviene attraverso forme geometriche di base e l’uso di punti di vista multipli.

L’inizio del cubismo analitico – cosa ha spinto per il nuovo?

Sfidando i canoni della creatività, gli artisti cubisti volevano rivitalizzare l’arte in modo che fosse più in sintonia con le innovazioni e la nascita dell’età moderna. Alla fine del XX secolo gli artisti si trovavano in mezzo a grandi cambiamenti; tra progressi tecnologici, cambiamenti politici e sociali drammatici caratterizzavano il loro periodo.

Georges Braque – Clarinetto e bottiglia di rum su un camino – 1911

Per molti artisti, la creatività necessaria per riflettere questo scoppio di nuove energie e idee e tra questi Pablo Picasso e Georges Braque, seguendo l’iniziale suggerimento contenuto nelle opere di Paul Cezanne, hanno respinto la regola di tridimensionalità e della prospettiva nell’arte ed hanno cominciato a sperimentare superfici piatte, riduzione della forma e del colore e la comprensione della natura in forme geometriche fondamentali. Tentando di creare un senso di totalità che rifletteva la necessità del nuovo, i due artisti hanno collaborato, comunicato quotidianamente e sperimentato nello spazio, nel tempo e nella rappresentazione del mondo. Lo spazio e le sue regole sono state interrotte da questo periodo. Lo spazio è cambiato

Deposizione Baglioni di Raffaello

Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, ha lasciato al mondo un’eredità di opere straordinarie, tra le quali spicca la “Deposizione Baglioni.” Questo capolavoro, creato tra il 1507 e il 1508, è una delle opere più toccanti e commoventi di Raffaello, una sublime rappresentazione della tragedia della Deposizione di Cristo.

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La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca

La Madonna di Senigallia è un dipinto a olio su tavola di noce (61×53,5 cm), realizzato dal pittore Piero della Francesca e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche. La datazione è molto incerta, oscillante tra il 1470 e il 1485, e il nome dell’opera deriva dalla collocazione più antica conosciuta, la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia.

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Villa Marigola (Lerici)

Si deve tuttavia l’attuale impianto di Villa Marigola all’Architetto Franco Oliva, che dal 1926 al 1949 lavorò per il nuovo proprietario l’armatore Gio Batta Bibolini. L’architetto Oliva ridisegnò le sale della villa in stile razionalista, valorizzando la prospettiva sul Golfo dei Poeti. Mise mano anche al parco definendo che si collegasse in un unico asse…

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Palazzo Reale della Ficuzza Corleone (PA)

La Real Casina di Caccia fu costruita all’interno della Riserva Reale della Ficuzza, a partire dal 1799 per il re Ferdinando III di Sicilia, che la volle come tenuta estiva per la caccia. Si caratterizza per la sua facciata rettangolare e severa.

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